
La rete politica “PER le Persone e la Comunità” annuncia la candidatura a consigliere regionale del «medico della Terra dei fuochi», Antonio Marfella. Marfella, epidemiologo presso l’Istituto dei tumori Pascale di Napoli – recita una nota – «è stato il più giovane medico napoletano dal 1980 al 1983 e il più giovane farmacologo-tossicologo d’Italia nel 1984. È specialista anche in Oncologia, Dermatologia, Venereologia, Igiene e Medicina preventiva».
«Ho visto perdere – dichiara il candidato consigliere regionale – migliaia di anni di vita per mancata Prevenzione primaria nella mia amatissima Campania, specie per il fenomeno di malagestione dei rifiuti speciali denominato ‘Terra dei Fuochi’. Ho visto crescere il costo delle cure per il cancro di oltre il 1.000% negli ultimi 20 anni, mentre la sopravvivenza complessiva migliora di non oltre il 15-20%, e con una qualità di vita che solo noi malati oncologici sappiamo quanto sia precaria ogni giorno, in particolar modo nella nostra Regione».
«Su richiesta del mio amico Carlo Verna – prosegue Marfella -, con il quale condivido la mia formazione e la mia fede cattolica, in esclusivo spirito di servizio, al fine di dare una speranza e, soprattutto, una possibilità di voto libero, competente, e che mai sarà svenduto soprattutto al dio denaro, ho accettato di candidarmi per la lista PER in queste drammatiche elezioni regionali del 2025. Alle quali il primo partito risulta essere quello dell’astensione: sarebbe un insulto ai nostri Padri, che il potere di quella matita l’hanno pagato con il sangue».
Marfella aggiunge: «Dobbiamo dare una speranza e una possibilità a chi sceglierebbe di non votare in questo squallido quadro partitico. Per noi cattolici, ‘l’albero si riconosce solo dai frutti’. E i frutti, in Campania, su ambiente e salute pubblica, sono i peggiori di Italia da circa trent’anni! E peggiorano, non migliorano! La Campania sta vivendo una tempesta perfetta determinata dalla completa scomparsa di ciò che serve per avere una Sanità di eccellenza: la Prevenzione primaria e la tutela dell’ambiente come primi baluardi indispensabili per la tutela della salute pubblica». E poi ancora: «Non possiamo tacere questo disastro che nessuno dei due schieramenti sta affrontando nel modo giusto. Da oltre 20 anni ho dimostrato un efficace impegno su tutti i territori della Campania, per tentare di salvare vite. Non con cure ad altissimo costo, bensì con la tutela dei nostri territori massacrati dai rifiuti industriali e non urbani. E sempre e soltanto gratis!».
«Posso garantire – conclude l’epidemiologo napoletano -, fino all’ultima goccia del mio sangue, che non rinuncerò mai al mio impegno a tutela della salute pubblica, non del mio conto corrente. La Campania non deve morire!».
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14 ottobre 2025 ( modifica il 14 ottobre 2025 | 12:56)
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