
Il nome Avatr (da pronunciare «Avatar») non dice molto all’automobilista europeo, eppure due anni fa, all’IAA Mobility di Monaco, sorprese gli addetti ai lavori con la sua Avatr 12,una berlina-coupé a propulsione elettrica da 578 cavalli e 700 km di autonomia. Tecnicamente Avatr Technology è una joint venture nata nel 2018 tra Changan Automobile (il quarto costruttore cinese di auto, di proprietà statale) e la startup indipendente NIO. La successiva uscita di NIO dall’accordo ha permesso l’ingresso di CATL, azienda di Ningde nella provincia di Fujian che è anche il più grande produttore mondiale di batterie agli ioni di litio per auto e veicoli elettrici. Nel 2021 è la volta di Huawei che fornisce di software, motori elettrici, sistemi di guida autonoma e altre componenti elettroniche. Per la cronaca, Huawei non entra però nelle quote azionarie che, al momento, sono detenute al 40,99% da Changan, al 17,1% da CATL e per la rimanente parte da vari fondi di investimento.
5G e Intelligenza Artificiale
La notizia di queste ore è che Avatr ha inaugurato ufficialmente e in diretta streaming un nuovo stabilimento di produzione di veicoli, sviluppato in collaborazione con i suoi partner: una struttura incredibile, tutta digitale, con apparecchiature di rete 5G, analisi basate sull’intelligenza artificiale e infrastrutture di tracciamento dei dati. Ogni componente della linea è connesso tramite una piattaforma unificata che consente la trasmissione dei dati in tempo reale e la completa tracciabilità dall’ordine alla produzione finale del veicolo. Secondo i manager dell’azienda, la linea di produzione che opera con un elevato livello di automazione, è in grado di completare un veicolo ogni 60 secondi. Un record.
Automazione totale
Ma colpiscono anche altri numeri diffusi dall’azienda: Avatr afferma di poter gestire oltre 1.200 varianti di ordini individuali; il sito utilizza 369 punti di monitoraggio, 26 punti di controllo qualità e sistemi di ispezione visiva assistiti da intelligenza artificiale in 73 postazioni di lavoro, dotate di display in tempo reale che mostrano le attività in corso, i componenti utilizzati e le istruzioni digitali. Sistemi robotizzati gestiscono le installazioni principali, tra cui tetti panoramici, vetri e porte mentre veicoli a guida automatica (AGV) coordinano la consegna dei componenti in tutto il reparto di assemblaggio. Una linea di batterie modulare supporta configurazioni di pacchi batteria che vanno da 400 V a 800 V.
Prima un Suv, poi tutto il resto
A cosa servirà questo prodigio automatizzato? Avatr ha confermato che presto introdurrà un Suv sviluppato in collaborazione con Huawei. Il veicolo farà parte del piano di espansione, che include 17 nuovi modelli entro il 2030, tra berline, crossover, sportive e monovolume. L’obiettivo a lungo termine è quello di raggiungere le 800 mila vendite all’anno nel mondo. Numeri ambiziosi ma fattibili considerando che nel 2024 ha piazzato 73 mila veicoli, più del doppio rispetto a quanto è stato realizzato l’anno precedente. E il 2025, Avatr – pur operando solo in 25 Paesi extraeuropei e con due soli modelli, Avatr 11 e Avatr 12, entrambi elettrici – sta viaggiando su 10 mila unità al mese.
5 agosto 2025 (modifica il 5 agosto 2025 | 15:19)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
5 agosto 2025 (modifica il 5 agosto 2025 | 15:19)
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