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Reati contro gli animali, in vigore da oggi la «Legge Brambilla». L’onorevole: «È il traguardo di una vita»

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«Il traguardo di una vita». Così l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente di Leidaa e dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente, saluta l’entrata in vigore il primo luglio della legge che porta il suo nome. Il provvedimento che sanziona i reati contro gli animali era atteso da oltre venti anni e introduce una novità di portata storica: gli animali diventano finalmente il soggetto giuridico tutelato in via diretta dalla legge, in quanto esseri senzienti, portatori di diritti, e non si tutela più «il sentimento dell’uomo per gli animali». 

Sono esseri senzienti tutelati dalla legge tutti gli animali: d’affezione, da reddito, selvatici, esotici, indipendentemente dal fatto che abbiano o non abbiano un proprietario (qui le pene previste nel dettaglio). 

La legge chiude finalmente con la stagione dell’impunità per chi commette reati a danno degli animali: la normativa innalza tutte le pene (in particolare per l’uccisione e il maltrattamento), introduce un sistema di pesanti sanzioni pecuniarie sempre abbinate alla pena detentiva, prevede aggravanti generiche, introduce a livello nazionale il divieto di tenere il cane alla catena e tante altre importanti disposizioni. 

Da quattro legislature «porto avanti questa battaglia di civiltà, con tutto il mio impegno in nome di tutti gli indifesi e dei milioni di italiani che amano gli animali. È stato molto difficile arrivare al risultato in quanto ho avuto grande opposizione dei partiti di minoranza e dei vari soggetti portatori di interessi. Ma avevo promesso giustizia agli ultimi tra gli ultimi, ai tanti animali seviziati e uccisi da mani scellerate. Sono orgogliosa di aver mantenuto la promessa», spiega l’onorevole, ricordando tra le altre le storie del cane Angelo torturato a morte nel Cosentino, di Aron bruciato a Palermo, del gatto Leone scuoiato vivo nel Salernitano e del gatto Green ucciso a botte in Veneto. «Grazie alla sensibilità e al civismo degli italiani, questi reati saranno puniti più che nel passato. E grazie alla “legge Brambilla” saranno puniti più severamente», conclude Brambilla. 

1 luglio 2025 ( modifica il 1 luglio 2025 | 12:20)

1 luglio 2025 ( modifica il 1 luglio 2025 | 12:20)

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