
Udienza privata in Vaticano da Papa Leone XIV per la regina Rania di Giordania e re Abdhullah. I sovrani giordani sono stati ricevuti all’arrivo alla Santa Sede da Monsignor Leonardo Sapienza, prima di incontrate nel pomeriggio il Santo Padre.
Rania, in nero, come vuole il protocollo che concede solo alle sovrane cattoliche il Privilegio del bianco – così come si era visto alla solenne intronizzazione del nuovo pontefice la primavera scorsa quando solo le regine e principesse cattoliche da Mathilde del Belgio a Charlène di Monaco avevano potuto vestire di bianco.
La regina Rania è sempre stata molto legata all’attività del Vaticano e prese parte a un incontro, il World Summit, proprio in Vaticano, sul futuro dei bambini, nell’ultima stagione di papa Francesco. Presente anche l’ex vicepresidente Usa, paladino della sostenibilità, Al Gore.
Ed era stato proprio della consorte del re di Giordania, Abdhullah, il messaggio forse più personale e al tempo stesso intriso di attualità in memoria di papa Francesco scomparso ad aprile: «In un mondo che può spesso sentirsi senza cuore, papa Francesco aveva sempre amore da condividere – per i meno fortunati, le famiglie di rifugiati e i bambini nelle zone di guerra, a Gaza e nel mondo. L’umanità ha perso un campione irripetibile della pace e della compassione».
Oggi Rania e re Abdhullah incontrano papa Leone dopo il discorso che il pontefice ha pronunciato al Quirinale, e dopo le parole di Sergio Mattarella che l’ha accolto stamane. Discorso nel quale papa Leone insediatosi con quella prima invocazione alla pace – «La pace sia con tutti voi» – oggi ha fatto richiamo ai valori della pace e del rispetto, in un tempo di guerre. E l’indomani della storica firma dell’accordo per la fine delle ostilità a Gaza.
«Viviamo tempi in cui, assieme a tanti segni di speranza, molte sono le situazioni di grave sofferenza che feriscono l’umanità a livello mondiale e richiedono risposte urgenti e al tempo stesso lungimiranti. Il primo impegno che, in proposito, desidero richiamare, è quello per la pace», ha ribadito oggi Leone XIV al Quirinale.
Mentre il presidente Mattarella ha fatto esplicito riferimento alla situazione palestinese: «Il cessate il fuoco a Gaza consente di iniziare a porre riparo a quella popolazione civile, così provata da brutale sofferenza. Ci auguriamo che il negoziato in atto sulle tappe successive si concluda positivamente e conduca, al più presto, a un’interruzione definitiva delle ostilità e delle violenze nella Striscia». E ha rilanciato «la soluzione di uno Stato per ciascuno di due popoli, la sola in grado di consentire la possibilità di un futuro in cui tutti, Israele e Palestina, trovino pace e sicurezza».
Rania, di natali palestinesi, che ha fondato la Queen Rania Foundation for Education and Development ha sempre seguito da vicino la situazione in Medioriente, lanciando appelli costanti sull’emergenza umanitaria a Gaza. E la Giordania di re Abdhullah è stato tra i primi Paesi a esprimersi dopo l’annuncio della pace firmata a Sharm el Sheik.
14 ottobre 2025 ( modifica il 14 ottobre 2025 | 19:12)
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