
Falce, martello e caschetto biondo. Raffaella Carrà, scomparsa quattro anni fa ma indimenticata protagonista della musica e della cultura pop, è stata «arruolata» dalla candidata della sinistra cilena, la comunista Jeannette Jara, in vista delle elezioni municipali. Jara è stata scelta a giugno attraverso le primarie ed è la prima rappresentante del Partito Comunista alla guida della sinistra del Paese per la sfida alle urne. Per celebrare il fatto storico, il suo comitato elettorale ha chiamato in causa Raffaella Carrà: il suo volto inconfondibile, con la scritta «Siempre voto comunista» su sfondo rosso, è apparso su cartelloni di sostegno alla candidata.
La cantante, nata a Bologna nel 1943, era davvero una sostenitrice del Partito Comunista Italiano, come aveva dichiarato nel 1977 alla rivista spagnola Interviù. Il titolo dell’intervista era proprio quel «Siempre voto comunista» che oggi diventa sostegno alla marcia politica di Jeannette Jara, 51 anni, in vista delle elezioni presidenziali del prossimo 16 novembre.
Già icona della comunità Lgbtq+, la cantante di A far l’amore comincia tu, Pedro, Tanti auguri e Tuca Tuca diventa così anche un simbolo del comunismo in Cile. Paese particolarmente affezionato alla rivoluzionaria artista italiana (famosissima in tutti i Paesi di lingua spagnola) dopo una sua indimenticabile esibizione nel 1982 al Festival di Viña del Mar, quando conquistò il pubblico con il suo carisma. Oggi c’è chi spera che possa conquistare anche gli elettori.
3 agosto 2025 ( modifica il 3 agosto 2025 | 11:27)
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