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Quattro cani lasciati senza viveri per una settimana: solo un sopravvissuto. Brambilla: «Ci assicureremo che i responsabili vengano condannati»

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Sono stati lasciati senza acqua e cibo per almeno una settimana. Chiusi all’interno di un box in un casolare occupato abusivamente nella campagna di Senerchia, in provincia di Avellino. Così sono morti tre dei quattro cani meticci costretti in una gabbia senza via d’uscita e in totale stato di abbandono. 

I proprietari, una coppia originaria del posto di 60 anni, sono stati identificati grazie alla lettura dell’unico microchip rilevato sui quattro animali e poi denunciati alla Procura di Avellino. Il solo cane sopravvissuto è stato affidato alle cure del canile municipale di Montella. Le carcasse degli altri tre, invece, sono state trasferite presso i laboratori dell’istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno per maggiori conferme sulle cause del decesso.

«La morte di tre cani chiusi in un box è inaccettabile! In quest’estate caratterizzata, purtroppo, dalla violenza contro gli animali non smettiamo di batterci per far applicare ovunque, con rigore, la Legge Brambilla, la norma che riconosce gli animali, esseri senzienti, come portatori di diritti e punisce con severità chi fa loro del male», dichiara l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente e dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali. 

Poi aggiunge: «Per questo, con la nostra Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente che mi onoro di presiedere, ci assicureremo che la legge che porta il mio nome venga applicata nella misura più severa possibile anche in questo caso. I crimini contro gli animali non sono più reati di serie B: il tempo dell’impunità è finito».

Infatti, con l’approvazione della legge Brambilla – avvenuta lo scorso 29 maggio – l’uccisione di animali, come in questo caso, è perseguita con «fino a quattro anni di carcere e 60mila euro di multa, sempre abbinati. Ci assicureremo che la persone responsabili di questo terribile crimine vengano condannati nella maniera più severa».

5 agosto 2025 ( modifica il 5 agosto 2025 | 21:05)

5 agosto 2025 ( modifica il 5 agosto 2025 | 21:05)

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