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Quali sono le condizioni per definire un Paese sicuro e chi dovrà presentare ricorso

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Mario Esposito, da avvocato e da ordinario di Diritto costituzionale alla Luiss, cosa cambia con la sentenza della Corte di Giustizia europea?
«Da ora spetterà non più al governo né al Parlamento ma al giudice valutare se sussistono le condizioni per ritenere un Paese sicuro per il rimpatrio di un migrante. Il giudice avrà un potere preminente».

Quali sono le condizioni per valutare un Paese sicuro?
«Dopo la sentenza non è più sufficiente che tutto il Paese sia sicuro. Occorre che anche tutte le “categorie” della popolazione lo siano».

Chi e sulla base di quali criteri lo definisce?
«Finché non entrerà in vigore il prossimo patto su sicurezza e immigrazione la lista dei Paesi sicuri viene compilata dai singoli Stati sulla base dei criteri indicati dalla direttiva 2013 numero 32. Tra questi che non venga sottoposta la popolazione a tortura o a trattamenti degradanti. Più in generale che siano garantiti sicurezza e rispetto dei diritti dell’uomo».

Il giudice ora si dovrà attenere solo a questo per valutare?
«No, può dissentire dalla valutazione fatta dallo Stato. Anche in base a informazioni da lui stesso raccolte, laddove finora era vietato al giudice fare uso della propria scienza privata».

Il giudice dovrà dare una motivazione rafforzata?
«Dalla sentenza non emerge un particolare onere, che pure sarebbe stato opportuno, visto che il giudice ora può superare la presunzione di sicurezza».

Quali Paesi possono essere considerati certamente sicuri?
«Nessuno. Non i Paesi di origine della maggior parte dei migranti. Ma nemmeno gli Usa perché hanno la pena di morte. Non l’Italia perché, ad esempio, in alcune zone le garanzie fondamentali non sono effettive, come quelle con alta infiltrazione della criminalità organizzata».

Deve essere il migrante a presentare ricorso?
«Il ricorso ci deve essere, ma la valutazione sulla sicurezza del Paese non deve necessariamente essere invocata dal migrante. La fa il giudice, d’ufficio».

Cosa cambierà con il nuovo patto su immigrazione e sicurezza?
«Ci sarà una norma unica. Il regolamento si occuperà di stilare una lista valida per tutti gli Stati membri dell’Ue. Ma, attenzione, resterà fermo il potere del giudice di smentire quella lista». 

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3 agosto 2025

3 agosto 2025

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