
«Penso che ci sia una qualche luce alla fine del tunnel. Vedremo come si svilupperà la situazione», ha detto ieri Vladimir Putin. Ma poi ha aggiunto: «Altrimenti dovremo portare a termine i compiti che ci spettano con la forza delle armi». Il presidente russo parlava con i giornalisti durante la sua visita in Cina, dove ha assistito alla parata militare di Xi Jinping e ha avuto un lungo colloquio con il dittatore nordcoreano Kim Jong-un, che lo aiuta inviando soldati in Ucraina. Putin ha sottolineato che, «se è pronto», il presidente ucraino Zelensky «può venire a Mosca» per incontrarlo (una proposta già definita da Kiev «inaccettabile») e sostiene di non aver «mai escluso la possibilità » di un faccia a faccia. Ma ha ribadito anche che qualsiasi summit di questo tipo dovrebbe essere ben preparato, con largo anticipo, e portare a risultati tangibili, altrimenti c’è da chiedersi «se questi incontri abbiano senso».Â
ll presidente russo ha dichiarato di preferire una «soluzione concordata» per l’Ucraina: «Credo che, se prevalesse il buon senso, sarebbe possibile trovare una soluzione concordata accettabile per porre fine a questo conflitto». E ha aggiunto di vedere segnali positivi da parte dell’amministrazione Trump: «Vediamo non solo le loro dichiarazioni, ma pure il loro desiderio genuino di trovare una soluzione».Â
Ma il suo ministro degli Esteri Sergei Lavrov in un’intervista al giornale indonesiano Kompas chiarisce nuovamente cosa significhi soluzione concordata per il Cremlino: «Affinché la pace sia duratura, devono essere riconosciute le nuove realtà territoriali», cioè le regioni ucraine che la Russia afferma di avere annesso.Â
Putin non ha intenzione di danneggiare il rapporto con la Casa Bianca: «Il presidente degli Stati Uniti, lo sanno tutti, non è privo di umorismo», ha detto il leader russo minimizzando sul messaggio social in cui Trump ha usato la parola «cospirare» in riferimento all’incontro tra Putin e i leader della Cina e della Corea del Nord. «Possano il presidente Xi e il meraviglioso popolo della Cina avere una grandiosa e lunga giornata di celebrazioni — ha scritto Trump su Truth —. Per favore, portate i miei più calorosi saluti a Vladimir Putin e a Kim Jong-un mentre cospirate contro gli Stati Uniti d’America».Â
Parlando nello Studio Ovale, Trump ha osservato ieri che la «bellissima» cerimonia in Cina avrebbe dovuto ricordare il ruolo degli Stati Uniti nella sconfitta del Giappone alla fine della Seconda guerra mondiale. Poi ha ripetuto che la guerra in Ucraina «deve essere risolta in un modo o nell’altro» e ha detto che intende parlare con il leader del Cremlino e tenere dei colloqui sull’Ucraina «nei prossimi giorni». «Se saremo scontenti vedrete accadere delle cose». Ma al momento afferma di non essere «contento di nessuno».Â
Trump ha accolto in visita alla Casa Bianca il presidente polacco Karol Nawrocki, storico 42enne e pugile dilettante eletto a giugno, sostenuto dal partito di destra Diritto e Giustizia, allineato con il movimento Maga americano (Trump gli aveva dato l’endorsement). Nawrocki ha incassato ieri l’assicurazione di Trump che non ci sarà alcuna riduzione del numero di soldati americani schierati in Polonia (tra 8.200 e 10 mila), che per il Paese sono un deterrente essenziale contro la Russia. «Non abbiamo mai pensato di ridurre i soldati in Polonia. Ci pensiamo su altri Paesi, ma siamo totalmente allineati con la Polonia e l’aiuteremo a difendersi». Anzi, ha aggiunto, «ne manderemo altri se li vogliono». Â
3 settembre 2025 ( modifica il 3 settembre 2025 | 23:57)
© RIPRODUZIONE RISERVATA