
Alta tensione fra Cristian Pulisic e la Nazionale statunitense di cui l’esterno rossonero è il capitano. Il giocatore avrebbe infatti dato la sua disponibilità per giocare solo le due amichevoli pre-Gold Cup con Turchia e Svizzera, ma non per il torneo continentale, rimanendo poi escluso da entrambe le cose per decisione di un furente Mauricio Pochettino, il c.t. «Io ho il mio ruolo, ho 53 anni e tanta esperienza nel calcio – le parole del commissario tecnico – I giocatori non devono capire o non capire, ma devono ascoltare e seguire il nostro piano. Non sta a loro dettarlo. Sta a noi valutare se un giocatore ha bisogno di riposo o no perché abbiamo un gruppo di professionisti, medici sportivi e preparatori atletici della Federazione, che possono valutarlo».
Fa la voce grossa dunque Mauricio Pochettino, anche al costo di affrontare di petto il simbolo della Nazionale americana, perché Pulisic questo è con le sue quasi 80 partite da quando ha esordito nel 2016: «Voi dite che è il nostro miglior giocatore. Sì, è un buon giocatore, certo, ma deve dimostrarlo. Se gioca bene e se è il migliore è normale che abbia un posto in Nazionale. Ma non è che se dice di voler giocare, di voler fare questo o quello allora deve essere così. Io ho firmato il mio contratto con la Federazione e sono il commissario tecnico. Non sono un manichino».
La replica di Pulisic: «Non sa di chi parla»
Non si è fatta attendere la replica del milanista: «Rispetto la sua decisione, ma non la comprendo e chi mette in dubbio il mio impegno per la nazionale non sa di che parla», le parole dello stesso Pulisic ai microfoni di CBS Sports. Oltre a lui, gli Stati Uniti dovranno rinunciare, tra gli altri, anche a Weston McKennie, Timothy Weah e Yunus Musah.
15 giugno 2025
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