Premio Nonino 2025, l’edizione dei 50 anni premia Michael Krüger

di IDA BOZZI Allo scrittore tedesco il riconoscimento internazionale. Premiati anche il politico e saggista francese Dominique de Villepin, la coreografa senegalese Germaine Acogny, e il viticoltore irlandese (ma friulano d’adozione) Ben Little

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Nell’edizione del cinquantennale, il Premio Nonino, che unisce letteratura, cultura e attenzione al territorio, premia nella sezione internazionale lo scrittore tedesco Michael Krüger, e nelle altre sezioni il politico e saggista francese Dominique de Villepin, la coreografa senegalese Germaine Acogny, e il viticoltore irlandese (ma friulano d’adozione) Ben Little.

Il prestigioso riconoscimento fu fondato nel 1975 da Benito e Giannola Nonino, che innovarono la produzione della storica distilleria di famiglia a Ronchi di Percoto, in Friuli (nata nel 1897) e si dedicarono alla riscoperta e valorizzazione dei vitigni friulani in via di estinzione, ampliando però lo sguardo al patrimonio delle eccellenze culturali italiane e internazionali. Nacque così un premio di grande prestigio, con una giuria di eccellenze che spesso, nei decenni, ha anticipato le scelte dell’Accademia dei Nobel, premiando nomi come Tomas Tranströmer (Nonino 2004, Nobel per la letteratura 2011) e Giorgio Parisi (Nonino 2005, Nobel per la fisica 2021). Al ricordo di Benito Nonino, scomparso nel luglio 2024, e alla sua visione, è dedicata questa edizione del cinquantenario.

«La famiglia ha vissuto con passione questi cinquant’anni — racconta al «Corriere» la responsabile del premio, Antonella Nonino, una delle figlie del fondatore — e noi, io Cristina ed Elisabetta, siamo cresciute circondate da queste grandissime persone, giurati e premiati, in un’atmosfera di amicizia: parliamo di personalità come Claudio Magris, e nel passato Gianni Brera, Peter Brook, Jorge Amado, Leonardo Sciascia e molti altri. Ricordo Claude Lévi-Strauss, che durante una conferenza a Parigi disse che il suo viaggio più esotico era stato a Percoto, “dove l’intellettuale incontra la vita”». Come prosegue Nonino, ogni anno il riconoscimento è una festa affollata di autori e pensatori, ma è nato dall’idea di salvare i vitigni autoctoni e la civiltà contadina friulana: «La visione di nostro padre riguarda valori di cui oggi si sente parlare tutti i giorni, come la biodiversità, ma che cinquant’anni fa non erano immaginabili».

Per il 2025 la giuria, presieduta da Antonio Damasio, e composta da figure come lo stesso Claudio Magris, il poeta Adonis, gli architetti Suad Amiry e Luca Cendali, il filosofo Mauro Ceruti, gli scrittori John Banville, Jorie Graham, Amin Maalouf, Norman Manea e il sociologo Edgar Morin, ha assegnato il Premio internazionale Nonino al tedesco Michael Krüger, tra l’altro autore del nuovo Il dio dietro la finestra (La nave di Teseo). Krüger, suggerito tra i candidati da Claudio Magris, riceverà il premio dalle mani del germanista triestino nel corso della cerimonia di sabato 25 gennaio a Ronchi di Percoto, nella sede delle Distillerie Nonino (ore 11). Un autore ed editore di notevole sensibilità, come scrive lo stesso Magris nelle motivazioni: «Leggendo ciò che lui scrive scopriamo che si tratta anche di nostri sentimenti e pensieri, ma abbiamo bisogno che lui li scopra nei suoi articoli, nei suoi romanzi e racconti, nelle sue poesie per farli nostri e scoprire che è lui che ce li tira fuori e che, dopo averlo letto, siamo diventati un po’ più noi stessi». Tra le sue opere, raccolte di poesia come Di notte tra gli alberi (Donzelli, 2003) e opere di narrativa come Il ritorno di Himmelfarb (Sperling& Kupfer, 1995), La violoncellista (Einaudi, 2002) e La casa dei pazzi (La nave di Teseo, 2020).

Nelle altre sezioni, il saggista e politico Dominique de Villepin, già primo ministro francese e diplomatico, noto per le sue posizioni contro i conflitti, vince il Premio Nonino, che gli sarà consegnato da Edgar Morin («Il suo è un vibrante appello — si legge nelle motivazioni — a non rassegnarsi all’inevitabilità della guerra e al ricorso alla forza; un appello al dovere di verità di fronte ai terribili avvenimenti che si stanno consumando in molti luoghi del pianeta»).

Il riconoscimento Nonino «Maestra del nostro tempo» 2025 va alla coreografa e danzatrice senegalese Germaine Acogny, cui lo consegnerà Mauro Ceruti («Acogny — illustrano le motivazioni — è considerata la madre della danza contemporanea africana, e porta in tutto il mondo la sua arte con spettacoli e fondando scuole»).

Per l’edizione 2025, un significato particolare assume il Premio Nonino Risit d’Aur, che omaggia l’impegno per la salvaguardia dei vitigni friulani: lo vince Ben Little, irlandese di nascita e friulano di adozione, fondatore della più grande associazione di vignaioli della regione, premiato per la sua attività di salvaguardia e di studio del Pignolo, antico vitigno friulano.

Tutti i vincitori, insieme ai giurati e agli amici del premio, interverranno alla cerimonia del 25 gennaio a Ronchi di Percoto (che si potrà seguire anche in diretta streaming su grappanonino.it). I vincitori proporranno le loro prolusioni, dedicate a temi di attualità, ricorda Antonella Nonino: «Krüger è un autore poliedrico, che sta attraversando tutta la nostra epoca con le sue opere, e che interpreta anche l’editoria come mezzo di conoscenza e crescita; la visione di de Villepin è quella europeista, dell’impegno per la diplomazia e per la pace; Acogny è una donna straordinaria come la sua terra, l’Africa, e fa della danza una preghiera». Ma la mattinata, ricorda Antonella Nonino, si aprirà con il ricordo del padre Benito, e proseguirà con il brindisi (con Acquavite ÙE® di Fragolino, da lui creata nel 1984). Nel segno di uno dei valori del premio, la condivisione.

9 gennaio 2025 (modifica il 9 gennaio 2025 | 12:20)

9 gennaio 2025 (modifica il 9 gennaio 2025 | 12:20)