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Polestar 5, la Gt leggera, elettrica e potentissima: 884 cavalli e ricarica in 22 minuti

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La promessa è stata mantenuta: con la Polestar 5, svelata in anteprima all’IAA Mobility, il marchio alza l’asticella in termini di prestazioni e ambizioni. È la vettura di punta del brand, nonché la più potente mai costruita: una GT elettrica a quattro porte che rimane fedele allo spirito della concept Precept del 2020, da cui eredita sia le proporzioni da show car che la visione tecnologica. La Casa definisce la Polestar 5 come una Grand Tourer 4+1: è lunga 5 metri e alta 1,42 metri ed è caratterizzata da forme ottimizzate per l’efficienza aerodinamica (Cx 0,24): frontale basso con gruppi ottici Pixel Led, la coda allungata e tronca. Il lunotto posteriore è virtuale e sostituito dal retrovisore digitale, mentre il tetto panoramico misura 2 metri di lunghezza e 1,25 di larghezza per dare la massima luminosità agli interni.

Il quinto posto

L’abitacolo, realizzato con materiali riciclati e sostenibili, propone sedili sportivi Recaro con rivestimenti di pelle o microfibra e offre quattro posti, dotati di schienali regolabili singolarmente e di funzioni di riscaldamento, ventilazione e massaggio. Il quinto posto è disponibile alzando il bracciolo posteriore e ha una seduta sfalsata. Per i passeggeri posteriori è stata inoltre studiata una soluzione scavando il vano batteria per aumentare lo spazio inferiore. Al guidatore è dedicato un display da 9″ montato sul piantone dello sterzo e abbinato all’head-up display, mentre nella console centrale è previsto lo schermo da 14,5″ dell’infotainment con Android Automotive, ulteriormente evoluto rispetto ai modelli Polestar precedenti. Il frunk anteriore offre 62 litri di capienza, che si aggiungono ai 365 del vano posteriore.

Leggerezza al comando

La Polestar 5 porta al debutto la nuova piattaforma Polestar Performance Architecture (PPA). La scocca è realizzata in alluminio ad alta resistenza con giunzioni incollate, una tecnica derivata dal motorsport che consente una rigidità torsionale molto elevata e una riduzione di peso del 30-40% rispetto a una struttura in acciaio. L’architettura quindi è a 800 volt per una batteria da 112 kWh lordi, ricaricabile a 350 kW per passare dal 10 all’80% in 22 minuti. La variante Dual Motor eroga 748 cavalli, 812 Nm di coppia e tocca i 100 km/h da ferma in 3,9 secondi, mentre la Performance dichiara rispettivamente 884 cavalli, 1.015 Nm e 3,2 secondi per lo scatto da 0-100. Entrambe le varianti sono autolimitate a 250 Km/h. Il motore posteriore scollegabile e pneumatici più piccoli consentono alla Dual Motor di dichiarare una percorrenza di 670 km, mentre la Performance dichiara un valore di 565 km nel ciclo Wltp.

Già ordinabile

Il sistema sospensivo è uno degli elementi chiave: schema a doppio braccio anteriore e posteriore, con attacchi interni al canale ruota: questo ha permesso di mantenere il cofano più basso, migliorando l’aerodinamica e conservando al tempo stesso spazio a bordo. L’impianto frenante Brembo adotta dischi anteriori in due pezzi da 400 mm e pinze a quattro pistoncini, mentre l’assetto è passivo sulla Dual Motor e attivo MagneRide sulla Performance. Michelin fornisce i pneumatici di primo equipaggiamento nelle varianti da 20 e 22 pollici. La nuova berlina quattro porte è già ordinabile in Italia in due varianti, la Dual Motor (da 119.800 euro) e la Performance (da 144.800 euro). Tra le dotazioni di serie c’è il già citato Android Automotive, un impianto audio Bowers & Wilkins con 21 speaker e la suite di ADAS completa.

9 settembre 2025 (modifica il 9 settembre 2025 | 09:50)

9 settembre 2025 (modifica il 9 settembre 2025 | 09:50)

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