Sono due le novità che il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha annunciato durante i «Green & Net ZeroTalk», intervistato dal direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana la mattina di oggi 16 ottobre. Il prossimo provvedimento che sarà adottato dal governo per il mondo energetico, vale a dire il Decreto Energia atteso da tempo, introdurrà la« CCS», (carbon capture and storage, cioè la cattura e stoccaggio della CO2) tra le attività regolate e ci sarà una norma base per aere in futuro un intervento sui gasivori, sul cosiddetto gas release, vale a dire la misura per poter far avere una certa quantità di metano alle industrie grandi consumatrici a prezzi calmierati.
La cattura della CO2
La regolamentazione della Ccs implica che gli investimenti fatti per questa attività avranno la cosiddetta «Rab» (Regulated asset base), che garantirà non solo il ritorno degli investimenti che, detto in parole semplici, avranno una remunerazione (una tariffa, il cosiddetto Wacc, cioè il costo medio ponderato del capitale per i finanzimenti) stabilita dal regolatore (l’Arera). Si tratta di uno strumento per incentivare gli investimenti nei settori infrastrutturali di utilità pubblica che ne garantisce la sostenibilità economica. «Per quel che riguarda in particolare l’Italia – ha detto il ministro Pichetto – Ravenna e ha la possibilità di immagazzinare la CO2 da quegli impianti che non sono decarbonizzabili, i cosddetti hard to abate, dove l’unico modo per togliere le emissioni è di inscatolarle e immetterle nei giacimenti di gas esausti». L’attività di CCS a Ravenna è al 50% Eni e al 50% Snam.
La gas release
Per quanto riguarda la gas release, la misura ha un nodo «Con molta sincerità e trasparenza dico: contiene la norma ha un nodo: trovare chi cede gas a prezzi al di sotto del mercato. «ma dobbiamo trovare il gas a buon prezzo per fare l’operazione o il meccanismo per darlo a buon prezzo», ha aggiunto.
Le aree idonee per le rinnovabili
Il decreto che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri la settimana prossima prevede anche una norma sulle aree idonee a ospitare gli impianti rinnovabili, un tema dibattuto soprattutto all’interno del mondo dell’agricoltura. «Se va bene – ha dichiarato Pichetto nel suo intervento all’appuntamento Adnkronos Q&A – tra oggi e domani chiudiamo la questione sulle aree idonee e potrebbe andare in Cdm la prossima settimana; il Cdm ancora non è stato fissato ma il decreto è praticamente completo». Su quest’ultimo punto, le tempistiche sono state messe in dubbio dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. «Il decreto – ha risposto Lollobrigida oggi 16 ottobre alla Staffetta Quotidiana in Transatlantico a margine del question time – arriverà quando avremo le adeguate garanzie che si possa produrre energia verde senza sacrificare terreno che invece deve essere destinato all’agricoltura, tutto qui. Dipende da entrambi i ministeri che stanno concertando un decreto».
16 ottobre 2025 ( modifica il 16 ottobre 2025 | 16:07)
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