
Giovani, genitori separati, anziani: sono questi i destinatari del Piano casa che prende forma in manovra con un emendamento segnalato dalla Lega a prima firma Romeo. L’idea è quella di offrire affitti a canone agevolato in vista di un futuro acquisto o di permute.
Con un articolo aggiuntivo, il 133 bis, il partito di Matteo Salvini definisce le priorità e stanzia risorse già dal prossimo anno e per complessivi 877 milioni fino al 2030. Il Piano casa servirà quindi ad individuare nuovi modelli di edilizia residenziale e sociale finalizzati a fornire nuove soluzioni abitative.
I giovani
Verranno definiti «programmi di edilizia sociale consistenti nella locazione, a canone agevolato, sulla base di contratti di godimento in funzione della successiva alienazione di immobili, di unità immobiliari adibite ad abitazione principale per giovani, giovani coppie e genitori separati».
Gli anziani
Verranno poi messi a punto anche programmi di edilizia sociale in favore delle persone anziane, «consistenti nella locazione a canone agevolato di unità immobiliari associati anche a contratti di permuta immobiliare, anche nell’ottica di favorire la realizzazione di progetti di coabitazione».
I fondi
Per il finanziamento delle iniziative del Piano e per gli obiettivi di contrasto al disagio abitativo, l’emendamento autorizza la spesa di 876,92 milioni di euro, di cui 122,41 milioni di euro per il 2026, 116,15 milioni di euro per il 2027, 228,36 milioni di euro per il 2028, 180 milioni di euro per il 2029 e 230 milioni per il 2030. È peraltro previsto che una quota delle risorse sia finalizzata alla sottoscrizione di quote o azioni di uno o più Fondi di investimento alternativi (Fia) italiani riservati, anche configurati come fondo di fondi o fondi multi-comparto, il cui patrimonio sia investito in beni immobili, diritti reali immobiliari, «ivi inclusi quelli derivanti da contratti di leasing immobiliare con natura traslativa e da rapporti concessori, partecipazioni in società immobiliari, parti di altri Fia immobiliari, anche esteri, coerenti con gli obiettivi del Piano casa Italia». Le risorse per il 2026 sono attinte per la stragrande maggioranza (100 milioni su 122) dal Fondo per interventi strutturali di politica economica. L’emendamento infine prevede che per il Piano casa e per il contrasto al disagio abitativo possano essere utilizzate risorse derivanti dalle rimodulazioni del Fondo europeo di sviluppo regionale.
20 novembre 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA
20 novembre 2025
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