Pestato dalla baby gang a Galatina, 16enne accolto allo stadio dai calciatori del Lecce. «Noi dalla parte di chi subisce violenza e ingiustizia»

Ci sono momenti in cui il calcio smette di essere spettacolo e diventa qualcosa di più: un atto di coraggio, una presa di posizione netta contro ciò che non può essere tollerato. Lo ha dimostrato la società del Lecce, che ha trasformato una partita in un’opportunità per schierarsi ancora una volta al fianco di chi è vulnerabile, di chi subisce violenze e bullismo, come il sedicenne tunisino aggredito da una baby gang nella stazione di Galatina.

Sabato scorso, in occasione dellla gara tra Lecce e Como, il giovane è stato accolto al Via del Mare come un vero protagonista. Il presidente Saverio Sticchi Damiani lo ha ricevuto come un ospite d’onore, accompagnandolo in un emozionante tour dello stadio, dagli spogliatoi al campo, dove ha incontrato i giocatori e ricevuto una maglia giallorossa personalizzata (con il numero 10).

Gesti semplici e sinceri, che hanno ridato forza e dignità a chi ne aveva bisogno dopo la terribile esperienza. 

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