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Peritonite infettiva felina, via libera al farmaco che potrà salvare migliaia di gatti

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Via libera al farmaco che può aiutare a combattere la peritonite infettiva felina (Fip). L’annuncio è stato dato dal sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. «Ho firmato una nuova circolare che amplia le possibilità di trattamento della peritonite infettiva felina (Fip), autorizzando l’utilizzo anche del metabolita attivo del remdesivir, il GS-441524 – scrive l’esponente del governo -. Con questo provvedimento  apriamo alla possibilità per i medici veterinari di prescrivere il farmaco, che le farmacie potranno allestire in preparazioni galeniche magistrali ad uso orale. Introduciamo così un’ulteriore opzione terapeutica, facile da somministrare e modulabile in base alle specifiche caratteristiche ed esigenze cliniche dei singoli animali».

Si tratta di un ulteriore passo avanti dopo la circolare del 6 giugno con cui era stato autorizzato l’impiego in deroga del remdesivir, principio attivo del medicimale umano Veklury. Il provvedimento aveva anticipato di un anno  l’applicazione del Regolamento Ue che prevede l’estensione dell’uso veterinario del remdesivir a partire da agosto 2026. 

La nuova circolare, si legge in una nota ministeriale, «alla luce dei più recenti approfondimenti scientifici» riconosce anche il ruolo del metabolita GS-441524, che potrà essere utilizzato per la preparazione di formulazioni galeniche orali, prescritte tramite ricetta elettronica veterinaria (Rev) esclusivamente per il trattamento della Fip. «In questo modo – sottolinea Gemmato – diamo ai veterinari e ai farmacisti strumenti terapeutici aggiuntivi, efficaci e sicuri, per contrastare una malattia a elevata letalità che da anni preoccupa famiglie, volontari e professionisti. Inoltre, grazie alla Rev sarà possibile tracciare le prescrizioni e quindi monitorare l’andamento della diffusione della Fip a livello nazionale».

La peritonite infettiva felina – riporta ancora la nota – è una patologia virale grave, causata da un alfa-coronavirus che colpisce i gatti, soprattutto in ambienti ad alta densità, con tassi di mortalità fino al 96%. Il farmaco aveva già dimostrato la propria efficacia ma non era mai stato autorizzato per l’uso veterinario, con la conseguenza che molti proprietari di animali infettati ricorrevano al mercato nero e agli acquisti online per aggirare i divieti, correndo anche il rischio di incappare in truffe. La vicenda era stata oggetto di diverse interrogazioni parlamentari e anche l’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali aveva messo la questione tra le proprie priorità. 

«Un’altra promessa mantenuta, e tantissimi gatti salvati da morte pressoché certa» commenta l’on Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo. «Nel maggio scorso – ricorda la deputata di Nm – ci eravamo attivati con il sottosegretario per rendere disponibile come salvavita il remdesivir, antivirale fino ad allora destinato solo all’uso umano attraverso il canale ospedaliero, nella consapevolezza che si trattava di una terapia di difficile somministrazione e molto costosa. Il GS, invece, si potrà ottenere in farmacia sotto forma di compresse come preparato galenico. Costerà molto meno e consentirà, tra l’altro, di personalizzare la terapia secondo le condizioni in cui si trova concretamente l’animale. Ora si apre un nuovo capitolo e la Fip farà meno paura. Abbiamo salvato e salveremo le vite di moltissimi gatti».

23 ottobre 2025 ( modifica il 23 ottobre 2025 | 16:36)

23 ottobre 2025 ( modifica il 23 ottobre 2025 | 16:36)

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