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Perché Putin ha proclamato una tregua in Ucraina e cosa c’entra l’ultimatum di Trump

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Il presidente Vladimir Putin ha dichiarato una tregua pasquale in Ucraina. Secondo l’agenzia di stampa Reuters, si prevede che la Russia cesserà le ostilità dalle 18:00 ora locale di oggi (le 17 italiane) fino alla mezzanotte del 21 aprile.

Non vi è alcuna indicazione che la tregua pasquale porterà un cessate il fuoco più lungo. Inoltre, Putin, incontrando il suo capo di stato maggiore Valery Gerasimov, ha chiesto di tenere pronte le truppe a reagire a una violazione della tregua da parte degli ucraini. Da parte sua il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lasciato intendere di non prendere particolarmente sul serio la proposta di tregua di Putin. «Oggi le nostre forze hanno continuato la loro attività sul territorio della regione di Kursk e mantengono le loro posizioni. Nella regione di Belgorod, i nostri soldati sono avanzati e hanno ampliato la nostra zona di controllo. Quanto all’ennesimo tentativo di Putin di giocare con le vite umane, in questo momento gli allarmi antiaerei si stanno diffondendo in tutta l’Ucraina. Alle 17:15, droni d’attacco russi sono stati rilevati nei nostri cieli. La difesa aerea e l’aviazione ucraine hanno già iniziato a lavorare per proteggerci. I droni Shahed nei nostri cieli rivelano il vero atteggiamento di Putin nei confronti della Pasqua e della vita umana», ha scritto Zelensky su X. 

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Ciò avviene dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avvertito che gli Stati Uniti “rinunceranno” a mediare ulteriori colloqui se Mosca o Kiev ostacoleranno il raggiungimento di un accordo di pace. In precedenza, il segretario di Stato americano Marco Rubio aveva avvertito che se non ci fossero stati segnali di progressi entro pochi giorni, Washington avrebbe abbandonato il tavolo.

Da quando gli Stati Uniti hanno proposto un cessate il fuoco iniziale di 30 giorni, Mosca ha posto una serie di condizioni affinché questo si realizzasse. 

Tra queste: il riconoscimento che cinque territori sono sotto controllo russo (sono le quattro regioni in cui le truppe di Mosca sono avanzate in questi anni di guerra, Donetsk, Lugansk, Kherson, Zaporizhia e la Crimea annessa illegalmente nel 2015). Inoltre, il Cremlino vuole il disarmo di Kiev, che l’Ucraina non entri nella Nato e si oppone a una forza di peacekeeping europea che garantisca il cessate il fuoco. Zelensky ha accettato il cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti proposto a Gedda ma ammette che venga messa in discussione la sovranità territoriale del Paese. 

Le due parti hanno concordato un armistizio per i raid sui rispettivi siti energetici scaduto ieri ma si sono accusate a vicenda di aver violato l’intesa. Inoltre nelle ultime settimane le forze russe hanno intensificato i raid contro target civili, uccidendo decine di persone, bambini compresi mentre a detta degli analisti Mosca sta prendendo tempo nel tentativo di logorare i rapporti di Washington con gli alleati europei e sfinendo il nemico in modo da riuscire ad alzare la posta al tavolo negoziale.

19 aprile 2025 ( modifica il 19 aprile 2025 | 17:42)

19 aprile 2025 ( modifica il 19 aprile 2025 | 17:42)

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