
Al centro di una vera e propria telenovela estiva, Ademola Lookman è a tutt’oggi un giocatore dell’Atalanta, anche se l’attaccante naturalizzato nigeriano vorrebbe lasciare i bergamaschi per andare a vestire un altro nerazzurro, quello dell’Inter.
Come mai i milanesi sono così interessati a Lookman? Prima di tutto bisogna dire che l’attaccante è reduce da un triennio estremamente positivo trascorso con i bergamaschi, durante il quale ha messo a segno, solo a livello di Serie A, qualcosa come 39 gol, fornendo anche 18 assist. A questi vanno aggiunte le 5 reti realizzate durante la vittoriosa campagna in Europa League del 2024 e le altre 5 segnate lo scorso anno in Champions.
I numeri da attaccante
Già solo riuscire a traslare questi numeri (anche solo parzialmente) all’Inter sarebbe di grande beneficio per un attacco interista che ha potuto far leva nell’ultima stagione soltanto su Lautaro Martínez (22 reti tutte le competizioni comprese) e Marcus Thuram (18). Quando il francese ha accusato dei problemi fisici (nella seconda parte dell’annata) l’Inter in pratica si è trovata scoperta davanti, visto che i vari Marko Arnautovic, Joaquín Correa e Mehdi Taremi non hanno saputo fornire un apporto soddisfacente (12 gol stagionali tutti e tre messi insieme).
Il cambio di sistema
Certo, bisognerà eventualmente capire come Lookman gestirà il passaggio dal sistema di Gian Piero Gasperini a quello di Cristian Chivu. Sul come giocherà il giovane allenatore romeno ci sono ancora dei dubbi derivanti dal fatto che, ad alto livello, Chivu è stato visto all’opera soltanto per pochi mesi a Parma in una situazione complicata di classifica, alla guida di una squadra che lottava per non retrocedere.
Lookman e i dribbling
All’Inter l’ex difensore di Ajax e Roma dovrà invece fornire un modello proattivo visto che i nerazzurri saranno chiamati a dover fare sempre (o quasi) la partita. All’interno di questo contesto, affrontando blocchi bassi, gli spazi di azione per Lookman potrebbero restringersi.
Questo però potrebbe non essere un problema per un giocatore che lo scorso anno ha completato il 39.1% dei dribbling provati in tutte le competizioni e, nelle due precedenti stagioni atalantine, addirittura il 42.5% (2023) e il 42.3% (2024). Dati che rappresenterebbero un netto miglioramento per una formazione come l’Inter che, nell’ultima Serie A, ha vinto soltanto il 38.8% dei dribbling tentati, risultando quart’ultima in questa graduatoria. Dati che non stupiscono: com’è noto infatti l’Inter di Inzaghi non aveva grandi dribblatori in squadra e per questo attaccava essenzialmente tramite lo sviluppo di una manovra avvolgente e continue rotazioni.
Il tridente con Lautaro e Thuram
Insomma, Lookman potrebbe venir utilizzato da Chivu sia per risalire il campo in contropiede che per aprire le difese avversarie in uno contro uno.
Per facilitarne l’ambientamento alla nuova realtà Chivu dovrebbe utilizzare Lookman nei due sotto l’attaccante centrale in quel 3-4-2-1 sul quale l’allenatore dell’Inter ha già iniziato a lavorare durante il Mondiale per club. L’idea quindi sarebbe quella di schierare Thuram (o Ange-Yoan Bonny) da numero 9 con Lautaro e Lookman a ridosso, dando così vita ad un tridente di grande potenzialità e con giocatori associativi.
Come può rendere meglio
Il ventisettenne londinese (compirà ventotto anni il prossimo ottobre) rende infatti al meglio quando può attaccare fronte alla porta, portando palla in velocità, dribblando e scambiandola con i compagni a sostegno, come faceva nell’Atalanta. Giocando invece da seconda punta, spalle alla rete avversaria, potrebbe incontrare delle difficoltà.
5 agosto 2025
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