Quella dei disturbi compulsivi è un’ampia categoria di comportamenti anomali e ripetitivi che possiamo osservare sia nei cani che nei gatti. Uno dei segnali più evidenti è il leccarsi in modo eccessivo, fino a causarsi la perdita del pelo o addirittura ferite. Si tratta di un comportamento che non va sottovalutato. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Simona Cannas, professore associato Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali all’ Università degli Studi di Milano.
Diagnosi differenziale: escludere cause cliniche
Nel cane questo comportamento è spesso identificato come dermatite acrale o granuloma da leccamento. Prima di parlare di disturbi comportamentali, è essenziale escludere eventuali cause cliniche. È quindi necessario consultare il veterinario per una diagnosi differenziale accurata, che consideri problemi dermatologici, allergie o altre patologie.
Nel gatto, ad esempio, se il leccamento si concentra nella zona inguinale, può essere utile fare una valutazione delle vie urinarie: potrebbe essere il segnale di un’alterazione a quel livello. In generale è sempre fondamentale escludere ogni possibile causa fisica o clinica prima di considerare l’origine comportamentale.
Comportamento o disturbo?
Una volta escluse le cause organiche, il comportamento di leccarsi in maniera compulsiva può essere legato a stress, disagio emotivo o a veri e propri disturbi comportamentali. In questi casi è importante distinguere tra una risposta temporanea a un evento stressante e un disturbo compulsivo vero e proprio.

Le fasi del disturbo
Nella fase iniziale il leccamento può essere una risposta passeggera a un momento di stress: la perdita di un compagno, un trasloco, lavori in casa, l’assenza di un membro della famiglia. In questi casi, il comportamento tende a risolversi spontaneamente con la fine della causa stressante.
Se invece il comportamento non si autolimita e persiste nel tempo, si può parlare di disturbo compulsivo. In questi casi è fondamentale l’intervento di uno specialista comportamentalista e, in alcuni casi, può essere necessaria una terapia farmacologica.
Interventi e strategie per il benessere dell’animale
Nel caso si tratti di stress è utile intervenire con strategie che aiutino l’animale a ritrovare un equilibrio comportamentale. Per i gatti, ad esempio, si può lavorare su:
- Creazione di una routine stabile
- Arricchimento ambientale (giochi, tiragraffi, percorsi sopraelevati)
- Possibilità di accedere in sicurezza al balcone o a spazi all’aperto
- Utilizzo di integratori naturali a base di tè verde o derivati del latte, che possono alleviare lo stress
Anche per i cani, una volta escluse le cause cliniche, è importante agire per migliorare la qualità della vita quotidiana:
- Eliminare, se possibile, la fonte di stress
- Offrire attività fisica e mentale (addestramento, gioco, attività sportive non agonistiche)
- Creare routine prevedibili e ambienti ricchi di stimoli
- Utilizzare integratori naturali o, nei casi più gravi, una terapia farmacologica
Il leccarsi eccessivamente fino a farsi male è un campanello d’allarme che non va ignorato. È essenziale osservare il comportamento del proprio animale, rivolgersi tempestivamente a un veterinario e, se necessario, a un esperto di comportamento animale. Solo così sarà possibile garantire a cani e gatti una vita sana, equilibrata e serena.
20 giugno 2025
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