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Per Decaro c’è il via libera di Conte. Per le regionali in Puglia si muovono gli irriducibili

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 «Siamo desiderosi di entrare in coalizione, bisogna voltare pagina e riteniamo che Decaro abbia le carte in regola per essere il miglior interprete in questa prospettiva»
Una investitura in piena regola: è il leader del M5S Giuseppe Conte a ribadire il via libera alla candidatura di Antonio Decaro come presidente per il centrosinistra alle prossime regionali. Ma il fatto che la situazione sia in stallo da mesi non è di poco conto, tant’è che lo stesso Conte aggiunge: «Vorrei che il Pd ci desse un segnale chiaro. Diventa urgente dare una risposta anche alla mia comunità e ai miei territori che insistono per una soluzione».

Suona la sveglia fra gli alleati, insomma. E lo fa anche Avs, pronta sì a sostenere Decaro, ma anche a rimarcare la propria storia nel caso sia necessario procedere con un piano B: «Non abbiamo mai preso in considerazione l’ipotesi che non fosse Decaro il candidato presidente – dichiara il segretario regionale di Sinistra Italia, Mino Di Lernia -, se dovesse comunicare la sua indisponibilità, parteciperemo al tavolo politico in maniera propositiva. La storia certifica che possiamo dire la nostra e avanzare proposte».
Come dire: che il candidato sia ancora del Pd non è scontato (a tal proposito, con un forfait di Decaro restano in pole il senatore Francesco Boccia e la presidente del Consiglio Loredana Capone). 
Il punto, però, è che Decaro lo ribadisce a chi, nelle piazze, glielo chiede: scioglierà la riserva se ci saranno le condizioni. Ovvero, lo stop alle candidature a consiglieri di Michele Emiliano e Nichi Vendola. Nessuno dei due, per ora, è intenzionato a fare un passo indietro, e la situazione preoccupa non poco gli aspiranti consiglieri. In molti prenderebbero decisioni differenti se il candidato presidente non fosse Decaro: Stefano Lacatena e Alessandro Leoci (Con) Sergio Clemente (Azione) per citarne alcuni, potrebbero traslocare in Forza Italia. Resta, insomma, l’incognita più grandi che grava sulle regionali. L’altra, quella del numero di eletti nella prossima legislatura, potrebbe venir meno oggi pomeriggio, quando la Camera voterà la proposta di legge del forzista Dario Damiani, dopo il via libera già dato in Senato.

I partiti, comunque, sono a lavoro e tra conferme e smentite la girandola di nomi gira vorticosa. A cominciare dall’ex assessore Alessandro Delli Noci. In tanti assicurano che stia valutando la candidatura sebbene il diretto interessato, in un momento in cui pende nei suoi confronti un’indagine per corruzione, non intenda parlare di elezioni.
Non solo voci ma conferme quelle che riguardano la pattuglia dei vendoliani, pronti a schierarsi al fianco del proprio leader: Elena Gentile, assessore alla Sanità dell’era Vendola, Riccardo Rossi ex sindaco di Brindisi, Anna Grazia Maraschio ex assessora all’Ambiente, Rosa Damato ex 5Stelle ora in Avs, Ines Pierucci ex assessora comunale con Decaro, Gano Cataldo già coordinatore del partito e, per la prima volta, Mino Di Lernia segretario di SI.
Nel Pd tenteranno l’elezione l’assessore comunale barese Pietro Petruzzelli in accoppiata con la consigliera regionale uscente Lucia Parchitelli. Il segretario regionale Domenico De Santis tenterà la corsa ma nella Bat, senza Filippo Caracciolo ritenuta più agibile di Bari, dove al momento c’è Emiliano. Corteggiato in Prossima, la lista civica dei volti nuovi, è Vito Lacoppola, assessore comunale che, però, il sindaco di Bari Vito Leccese non vorrebbe mollare. Nel palazzo si fanno insistenti le voci di un corteggiamento della segretaria della Cgil Gigia Bucci (se accetterà e in quale lista non è per ora noto) e dell’ex assessora comunale Francesca Bottalico.

Nel centrodestra, invece, la Lega batte un colpo. Sebbene il vicesegretario Claudio Durigon abbia definito «quasi impossibile» la sfida in Puglia, la volontà di «cambiare rotta e colore» persiste. Ecco perché alla Camera, con il segretario regionale Roberto Marti, ha presentato l’ingresso di Massimo Cassano e della sua Puglia popolare nel Carroccio. Anche in questo caso sembra voler dire a FI, pronta a schierare il segretario regionale Mauro D’Attis, che nulla è scontato.


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6 agosto 2025

6 agosto 2025

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