
Il Tribunale di Trento ha rinviato alla Corte Costituzionale la valutazione sulla legittimità del meccanismo di perequazione automatica introdotto dalle leggi di Bilancio 2023 e 2024. Lo fanno sapere la Cgil e lo Spi spiegando
che è cambiato il meccanismo della rivalutazione rispetto all’inflazione che ora è «a blocchi» piuttosto che a scaglioni applicando l’aliquota di rivalutazione ridotta all’intero importo della pensione.
Il caso sollevato da un pensionato
«Il giudizio in corso – si legge nell’ordinanza sul procedimento che riguarda un pensionato che ha chiesto la rivalutazione sulla base del meccanismo precedente – non può essere definito indipendentemente dalla soluzione della suddetta questione di legittimità costituzionale».
2 luglio 2025 ( modifica il 2 luglio 2025 | 15:57)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
2 luglio 2025 ( modifica il 2 luglio 2025 | 15:57)
© RIPRODUZIONE RISERVATA