Le misure adottate dal governo Meloni per ridurre i pensionamenti anticipati rispetto alla pensione di vecchiaia a 67 anni trovano riscontro nei numeri diffusi dall’Inps sulle prestazioni liquidate nei primi tre mesi del 2015. Le nuove pensioni anticipate erogate dall’Inps tra gennaio e marzo sono state 54.094. Considerando che si tratta di un dato provvisorio, spiegano all’Inps, che, rispetto al primo trimestre del 2024, si può stimare un calo, quando verrà fatto il consuntivo, del 10-11%. A frenare le uscite anticipate ha contribuito anche la stretta decisa dall’attuale governo su Quota 103 (calcolo interamente contributivo, tetto all’importo, finestra di 7-9 mesi, bonus per chi resta al lavoro) e su Opzione donna (platea limitata a caregiver, invalide e dipendenti di aziende in crisi, requisiti aumentati in funzione dei figli a carico) che ha fatto crollare il numero di domande.
Donne penalizzate
Significativo, scorrendo le tabelle dell’Osservatorio Inps, il dato che segnala un aumento delle disparità di genere. Prendendo a riferimento il complesso delle pensioni liquidiate (comprese quindi quelle di vecchiaia) nel primo trimestre del 2025 (194.582 contro le circa 187mila dello stesso periodo del 2024), si vede che le donne ricevono in media il 32% in meno degli uomini: 1.011 euro al mese contro 1.486 . Lo scarto era del 29% nel 2024. Pesano, per le lavoratrici, numerosi fattori, tra i quali i minori anni di contribuzione (ancora molte quelle che lasciano il lavoro per far fronte ai carichi di cura in famiglia) e le retribuzioni più basse rispetto agli uomini.
Differenze pubblico-privato
L’importo medio delle pensioni liquidate del primo trimestre di quest’anno è stato di 1.237 euro, in leggero aumento sui 1.229 euro del 2024. Una media dietro la quale si nascondo, anche qui, forti differenze. I dipendenti pubblici vedono 16.791 nuove pensioni per un importo medio di 2.172 euro medi al mese (con punte di 2.730 euro medi per quelle di vecchiaia) mentre nel settore privato sono stati liquidati 83.260 nuovi assegni con un valore medio di 1.432 euro medi (con una punta di 2.228 euro per le pensioni anticipate). Per gli autonomi, compresi i parasubordinati, le uscite, sempre nel primo trimestre di quest’anno, sono state 57.345 con 879 euro medi (con punte di 1.409 per le anticipate).
23 aprile 2025 ( modifica il 23 aprile 2025 | 18:17)
© RIPRODUZIONE RISERVATA