Buongiorno, ho letto la risposta del Dr. Manfredi in cui afferma che il pensionato che svolge prestazioni occasionali non è soggetto alla contribuzione della G.S. anche se supera i 5.000 € di compensi annui. Non cita però alcun riferimento normativo a supporto di questa tesi, io nella legislazione trovo soltanto un obbligo generalizzato all’iscrizione alla G.S. al superamento della soglia dei 5.000 €, senza alcuna esclusione per i pensionati.
Ma senz’altro mi sfugge qualcosa, perciò chiedo gentilmente lumi grazie
Roberto
I lavoratori autonomi occasionali, alla stregua dei collaboratori coordinati e continuativi, beneficiano della copertura previdenziale ed assistenziale garantita dall’Inps Gestione Separata.
Tuttavia, a differenza dei co.co.co., l’obbligo di iscrizione e versamento dei contributi alla suddetta Gestione ricorre soltanto nel momento in cui si superano determinate soglie di reddito.
A decorrere dal 1° gennaio 2004 l’iscrizione alla Gestione Separata è obbligatoria per quanti esercitano attività di lavoro autonomo occasionale, nel momento in cui il reddito annuo derivante da detta attività “sia superiore ad euro 5.000”.
I contributi, identici a prescindere dal settore produttivo in cui il lavoratore presta l’attività, sono dovuti in misura pari, per l’anno corrente, a:
- 24% per quanti sono già pensionati o iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria, di cui l’8% a carico del lavoratore ed il 16% in capo al committente;
- 33,72% (rappresentato dal 33% a titolo di assicurazione IVS Invalidità, Vecchiaia e Superstiti, oltre allo 0,72% per le prestazioni temporanee di malattia e maternità) di cui l’11,24% a carico del lavoratore ed il 22,48% in capo al committente.