
Buona la prima. Anzi, pazza la prima. Ma questa è la Germani, con qualunque allenatore in panchina. Specialmente contro Trento. L’anno scorso, in campionato, Poeta chiuse l’andata in testa realizzando una rimonta da favola con la Dolomiti Energia in una gara iniziata malissimo. Cotelli, il suo erede, alla prima gara ufficiale da head coach, ha fatto persino meglio: ribaltare una semifinale di Supercoppa, per di più al Forum di Assago, da -15 a +13 (88-75 il finale), è esercizio da funamboli. O da grandi squadre, quelle vere. Brescia ha scelto di conservare la rosa dello scorso anno, anzi di migliorarla con il ritorno di Massinbrg, e all’esordio ha avuto ragione. Solo un gruppo compatto e conscio delle proprie qualità poteva resistere allo tsunami di un primo quarto nel quale tutto è andato storto. Dopo la buona partenza della Germani, volata sul 7-0 in 58 secondi, Trento ha preso le misure e prima ha recuperato il margine per poi mettere in fretta la freccia sino a issarsi sul +15, massimo vantaggio raggiunto sul 39-24. Qui la prima reazione bresciana, poi un nuovo allungo dei rivali sino al 45-32 dell’intervallo. Nel terzo quarto, la svolta propiziata da un tandem di guerrieri, Ndour e Burnell, i migliori per fatturato offensivo (17 e 21 punti a testa, in meno di trenta minuti di utilizzo), uomini cardine per leadership che Mauro Ferrari ha trattenuto a Brescia come il miglior stopper degli anni Settanta.
Tutti protagonisti, però: da un silenzioso ma efficace Cournooh, prezioso nel momento critico, sino ai senatori Bilan e Della Valle, che si sono presi responsabilità quando contava (fondamentali le triple del capitano, due volte, per il +10). Nell’ultimo parziale, si è iscritto alla partita anche Massinburg, con cinque punti in un amen, esiziali per le speranze di Trento che tuttavia non ha mollato sino al 61-67: qui l’esperienza di Brescia ha consentito di capitalizzare al meglio dalla lunetta, con Ivanovic salito in doppia cifra e Rivers, sin lì tentennante, a siglare il canestro della staffa. La Germani si è messa sull’attenti e ha risposto presente, con i suoi giocatori e il suo allenatore: domenica alle 18 (diretta anche in chiaro su Cielo) giocherà la seconda finale di Supercoppa della sua storia. Per mettere un nuovo trofeo in bacheca, dopo la Coppa Italia del 2023.
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27 settembre 2025 ( modifica il 27 settembre 2025 | 21:05)
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