
«C’è tanto da fare e c’è poco tempo ma dobbiamo ottenere il massimo»: Raffaele Palladino si presenta così in conferenza stampa alla New Balance Arena dopo una settimana da nuovo tecnico dell’Atalanta. Ha le idee chiare il 41enne napoletano e, come i bergamaschi, vuole puntare tutto sui fatti sul campo e non sulle parole. L’obiettivo però l’ha già dichiarato: «Riportare l’Atalanta in Europa, ci credo tanto perché la rosa è forte, sono stati fatti acquisti importanti sul mercato, ora però dobbiamo pedalare con la testa bassa. Dobbiamo dimostrare che indossare questa maglia deve essere sacrificio, dedizione al lavoro e passione, la piazza lo merita e la squadra deve rispecchiare lo spirito della città».
Non stravolgerà la squadra l’allievo di Gasperini che raccoglie il tredicesimo posto di Juric e che è reduce da un periodo in Inghilterra dove ha studiato la Premier e la lingua inglese: «Non sono integralista, cerco di trovare il vestito giusto per ogni giocatore, ma credo che questa squadra sia stata formata per giocare col 3-4-2-1 in cui credo tanto e mi piace di più, oppure nel 3-4-1-2 all’occasione, c’è solo da lavorare e pedalare per ottenere i risultati».
Per Palladino «non esistono titolari», ognuno si gioca la maglia dal primo minuto in base a come battaglierà in allenamento e di gara in gara. La prima partita sarà speciale, nella ‘sua’ Napoli: «La squadra al Maradona deve difendere e attaccare da squadra, mi interessa vedere una squadra solida, che vada a Napoli sfrontata a giocarsi la partita, ha qualità tecniche e fisiche, dobbiamo battagliare su tutti i campi. Bisogna reagire subito, non vedo l’ora di scendere in campo».
19 novembre 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA




