
È stata accolta la proposta, partita da Vigarano Mainarda, paese della provincia di Ferrara, di eliminare per le donne il cognome del marito dalle liste elettorali. La richiesta, resa pubblica lo scorso 8 marzo, durante la Festa della Donna, è stata approvata lo scorso 16 aprile in Senato, dove era arrivata a seguito della denuncia di una cittadina vigaranese, Marina Contarini, che aveva contattato la consigliera comunale Agnese De Michele del gruppo Costruiamo il Futuro Con Te.
Obiettivo era la modifica alla Legge 1058 del 1947 che imponeva la presenza del cognome del marito in aggiunto al proprio per le donne sposate e pure in stato vedovile sulle liste elettorali.
Il Decreto Elezioni
«Lo scorso marzo, e per la seconda volta da quando risiedo nel Comune di Vigarano Mainarda, durante la trasmissione postale delle etichette di aggiornamento della tessera elettorale, la busta e il suo contenuto erano indirizzate a me, ma anche con il cognome di mio marito, che invece non appariva sulla scheda elettorale e nemmeno sulla carta di identità» aveva spiegato Contarini, che aveva «colto l’occasione per chiedere agli uffici comunali e al sindaco di togliere dalla anagrafica il cognome di mio marito per lasciare solo il mio da nubile».
La consigliera comunale De Michele aveva quindi interessato il Partito Democratico, a cui è iscritta, che – attraverso il lavoro della senatrice Cecilia D’Elia – aveva portato la questione a Roma. La favorevole congiuntura delle imminenti consultazioni elettorali e referendarie ha fatto sì che lo scorso 16 aprile sia stata approvata in aula la legge di conversione del Dl 27/2025, il cosiddetto Decreto Elezioni, in cui sono stati recepiti gli emendamenti approvati all’unanimità qualche giorno prima dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato.
Gli emendamenti quindi eliminano dalle liste elettorali il riferimento al cognome del marito accanto a quello delle donne sposate o vedove, oltre che la distinzione tra liste di uomini e liste di donne.
Le promotrici: superate discriminazioni verso persone transgender
«Un passaggio importante sulla strada dei diritti civili» lo definiscono sia De Michele che Contarini. Che poi aggiungono: «La proposta partita dal territorio ferrarese e rappresentata negli anni da numerose associazioni femminili e femministe che si battono per abrogare disposizioni che contrastano con la dignità della donna e ne vanificano le conquiste sociali e politiche, grazie alla eliminazione della separazione delle liste elettorali in base al sesso, ovvia allo stesso tempo odiose discriminanti verso persone in transizione o transgender».
Le due promotrici della modifica alla legge concludono con un auspicio per il futuro: «Confidando nel positivo prosieguo dell’iter parlamentare, non possiamo che condividere la gioia di questo importante traguardo inclusivo e rispettoso della particolarità di ogni persona, augurandoci contribuisca con altri ancora alla costruzione di un Paese civile e giusto, di cui sentiamo oltremodo l’urgenza».
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19 aprile 2025 ( modifica il 19 aprile 2025 | 08:02)
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