
«Wimbledon non è solo un torneo di tennis, è un rito, un’istituzione, un pezzo di storia inglese. È il luogo dove il tempo sembra fermarsi, dove l’erba verde e i completi bianchi creano un’atmosfera magica e senza tempo. Ogni anno, quando i cancelli dell’All England Club si aprono, il mondo del tennis si ferma per assistere a questo spettacolo unico, fatto di tradizione, eleganza e passione. Si sfidano i più grandi campioni, ma si celebra anche la storia di questo torneo, con le sue vittorie epiche, le sue sconfitte brucianti, le sue storie incredibili». Ecco un brano tratto da «Wimbledon. Sessantacinque anni di storia del più importante torneo del mondo» di Gianni Clerici (Mondadori).
Nel rileggere ora quel libro pubblicato nel 2018, al di là della prosa elegante, provo il piacere di assaporare un po’ dell’atmosfera unica di questo torneo leggendario. Quello che la televisione non riesce a restituirci. Dove sono le piante di Petunia Calibrachoa, color viola, che abbelliscono il circolo? Perché non rimarcare il fascino della divisa bianca, indispensabile per giustificare la metafora dei «gesti bianchi» a significare l’essenza elitaria del tennis? Niente sulle fragole con panna da degustare tra un incontro e l’altro?
A Sky sono tutti bravi a raccontare e commentare il tennis, ma ci mancano Gianni Clerici e Rino Tommasi. Oggi, in tutte le telecronache (comprese quelle di altri sport) si eccede in discorsi tecnici, manca la grazia della divagazione che sapeva regalare Clerici (divagazioni e garbugli, secondo Carlo Emilio Gadda).
La divagazione, se ben dosata, non rallenta necessariamente il ritmo cronachistico (specie se nelle mani di Tommasi), ma può al contrario renderlo più complesso e stratificato. Il contrasto tra il flusso principale della cronaca e le digressioni crea un ritmo più dinamico e interessante per lo spettatore (a volte il tennis è anche noioso). L’abilità del commentatore sta nel saper dosare le divagazioni, evitando che diventino troppo frequenti o troppo lunghe, in modo da non compromettere la coesione e la fluidità di quello che succede in campo. La divagazione è sport della mente.
2 luglio 2025
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