
Ho scoperto che su RaiPlay esiste una sezione che si chiama «Storie napoletane» e che propone una ventina di titoli che vanno da «Amore e malavita» a «Torna» con Mario Merola e Agostina Belli, da «Mare fuori» a «I bastardi di Pizzofalcone», da «L’amica geniale» a «Guapparia», da «I fratelli De Filippo» a «Passione». Matteo Salvini, ai tempi in cui dirigeva Radio Padania, avrebbe scatenato una cagnara. Dove sono le storie lombarde e quelle venete e quelle piemontesi? Perché solo Napoli? Ma ora ha lo Stretto.
Qualcuno potrebbe rispondergli che Napoli è una città unica, con una bellezza paesaggistica e monumentale straordinaria. Offre una vastissima gamma di scenari: dal lungomare ai vicoli stretti e suggestivi del centro storico, dai quartieri eleganti come Posillipo alle zone più popolari e veraci come i Quartieri Spagnoli. Questa incredibile varietà permette ai registi di trovare l’ambientazione perfetta per qualsiasi tipo di storia, dal dramma alla commedia, dal thriller al film d’epoca. È un set «naturale» che non ha bisogno di grandi trasformazioni per essere credibile.
In realtà, Napoli vanta un’invidiabile cinematografia a partire dalla fine del XIX secolo e nel tempo ha registrato film, case di produzione e cineasti di rilievo. Nell’immediato dopoguerra si producevano film la cui distribuzione arrivava al massimo fino a Roma.
Penso a «Anema e core» con Mario Riva, «Luna rossa» di Armando Fizzarotti, «…e Napoli canta!» di Armando Grottini, «Napoli piange e ride» di Flavio Calzavara, «Napule è tutta na canzone» di Ignazio Ferronetti, «Maruzzella» di Luigi Capuano, «Napoli terra d’amore» di Camillo Mastrocinque, «Lettera napoletana» con Giacomo Rondinella e Beniamino Maggio, «Quando tramonta il sole» con Giacomo Rondinella.
Diversamente da altre città, Napoli ha un’identità molto marcata, spesso associata a stereotipi forti, positivi e negativi. E poi ha dato i natali o è stata fonte d’ispirazione per molti grandi artisti del cinema, del teatro e della letteratura. Oggi le produzioni dipendono in gran parte dalle Film Commission, da quanto città e regioni vogliono investire nella fiction.
13 agosto 2025
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