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Napoli stanco e a digiuno di gol, con l’Eintracht è solo 0-0. La qualificazione ai playoff Champions si complica

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Antonio Conte stasera lo ammette che il Napoli non ha il gol facile. Poi è soprattutto stanco e con gli uomini chiave che devono fare ancora i conti con gli infortuni dai quali sono usciti: Buongiorno, Rahmani, Lobotka, Højlund. Ma tutto questo detto, adesso il cammino della Champions e dei play off per la fase finale si fa, se non impossibile, assai ripido. Con i tedeschi dello Eintracht Francoforte finisce 0 – 0 come con il Como, ma è stata partita diversa da sabato scorso: meno intensa, più faticosa, più piena di errori anche banali, meno lucida nella gestione da parte della squadra. Segnata da saturazione ed esaustione. Un vero peccato, domenica c’è Bologna alla fine di questo ciclo di ferro di sette partite in ventidue giorni. Speriamo bene: ma non c’è da sperare nel riposo successivo dei giocatori perché sono quasi tutti nazionali.

C’è una pila di attenuanti, ma il problema della fase offensiva è questo: il pallone scotta, non si tira e non si riesce a rompere la gabbia difensiva dell’avversario. Anzi, l’obbligo di vincere crea situazioni imbarazzanti nelle quali si rischia addirittura di perdere. E’ successo almeno due volte ieri sera.
Si chiariscono equivoci importanti. Uno lo abbiamo detto: ci sono gli ex infortunati che sono ancora sotto stress. Lobotka quasi la toccava con paura ed è uscito in sofferenza. Buongiorno ha picchiato quando non ce la faceva e Rahmani si è fatto ammonire ed hanno annaspato quando “scendevano” i tedeschi. In attacco si chiarisce il super equivoco: il problema di McTominay non era certo la presenza di Kevin De Bruyne. Lo scozzese è in difficoltà, ieri sera ha fallito le uniche occasioni che il Napoli ha avuto proprio nella sua funzione di attaccante aggiunto. Ciò che non ha fallito lui, ha ciccato immondamente Anguissa. Ci sono anche buone notizie: Elmas soprattutto, ma anche la prestazioni di Noah Lang, per quanto è durata, e quella dell’ormai promosso Gutierrez.

Ma chi vi scrive detesta dare voti. La forma delle partite è data dal comportamento delle squadre nel loro complesso. Vince chi riesce a imporre la propria “forma di gioco” e il proprio obiettivo. E ieri sera i tedeschi, per ragioni che restano oscure, erano italianisti. Hanno dato vita a un primo tempo che invitava il Napoli alla sonnolenza. Cinque uomini in fila davanti al portieri, tutti i “canali” chiusi e i giocatori di Conte, stanche e come “svogliati” per conto loro, tornavano indietro in continuazione per tessere una tela che poi si perdeva nel nulla. Vista più volte la manovra di bloccare la possibile fuga in profondità pr accertarsi che la squadra fosse tutta messa ordinatamente in campo. Questa non può che essere una traccia dei sei gol olandesi. Stasera c’era una ruggine in fondo al cuore dei tifosi, stranamente silenti in avvio, che forse era anche dentro i giocatori del Napoli.

Il secondo tempo il Napoli lo ha preso per il collo, ha provato a cambiare velocità, la situazione è perfino migliorata con l’ingresso di Lang e in parte di Neres, non eccelso. Alla fine siamo tutti d’accordo. Antonio Conte, dopo il match, dice che abbiamo avuto il possesso palla e tutto quello che volete ma se non segni. «Oggi stiamo a spiegare uno zero a zero perché non siamo stati bravi a sfruttare occasioni clamorose: dispiace. Non abbiamo fatto gol oggi, non abbiamo fatto gol con il Como». Rivendica di star lavorando a un Napoli diverso, soprattutto sul piano del gioco non difensivo: «Se fossimo andati noi in Germania a fare la loro partita, ci avrebbero detto che siamo catenacciari». Noi dobbiamo fare il nostro salto: «anche dal punto medico, fisioterapico, nel gestire questo tipo di calendario e le partite ogni tre giorni. Tutti dobbiamo crescere». Se diciamo che c’è un accenno agli infortuni e qualcosa che non funziona ci dicono che facciamo fuoco amico. Ma Conte queste parole le ha dette e fanno “pendant” con una brutta partita.


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4 novembre 2025 ( modifica il 4 novembre 2025 | 21:35)

4 novembre 2025 ( modifica il 4 novembre 2025 | 21:35)

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