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Napoli, la tiktoker Rita De Crescenzo visita consigliere regionale di Azione: è polemica, il gruppo prende le distanze

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Rita De Crescenzo e Angelo Napolitano (meglio conosciuto come NapolitanoStore) sventolano il tricolore in uno degli uffici del Consiglio regionale della Campania, con il capogruppo di Azione nel parlamento regionale, Pasquale Di Fenza, in mezzo ad abbracciarli e a cantare con loro l’inno di Mameli. Non è uno dei tanti video creati con l’intelligenza artificiale che stanno spopolando sui social ma è l’ultimo contenuto pubblicato da Rita De Crescenzo su TikTok.

Le immagini sono diventate virali in pochi secondi e le scritte che la tiktoker partenopea, ormai lanciatissima nella sua «scalata politica», ha messo in sovrimpressione paventano la sfida del trash alla conquista dei palazzi istituzionali: «Work in progress». Che Napoli fosse la patria degli influencer trash che spesso strizzano l’occhio ad una comunicazione tutt’altro che istituzionale è ormai cosa nota, ma che questi personaggi possano essere la chiave che la politica usa per aprire vasti bacini di consenso sui social è la vera novità tutta partenopea. Rita De Crescenzo è ormai conosciuta dal pubblico nazionale e dopo il boom della cosiddetta «invasione di Roccaraso» è arrivata la «discesa in campo» politica, sempre meno social e sempre più reale.

Angelo Napolitano è invece il re di nuovo trend dei prezzi stracciati. Diventato famoso con i suoi negozi di tecnologia dove tutto, se pagato in contanti, è venduto sottocosto, si è poi espanso in altri settori con bar e pizzerie, il tutto a suon di video diventati un must della piattaforma cinese. Il video dei due tiktoker sbandieratori nell’ufficio di Di Fenza è stato poi accompagnato da una serie di contenuti nei quali De Crescenzo e Napolitano, dal Consiglio regionale, decidono chi dei due possa fare il sindaco di Napoli e chi l’assessore al Turismo, mentre espongono i loro progetti, dal «ripristino del reddito di cittadinanza» al «lavoro per tutti», alla «sanità».

Questa «invasione» dei due influencer trash è diventata un caso politico con la stessa velocità con cui si sono diffuse, in maniera virale, le immagini. Contro il consigliere Di Fenza sono arrivati i commenti e le critiche di maggioranza e opposizioni e la presa di distanze da parte del partito di Calenda di cui il consigliere amico dei tiktoker è capogruppo. Pasquale Di Fenza è però sorpreso dal clamore generato dal video. «Quello che si è scatenato e che sto subendo – ci ha detto – non lo potevo immaginare neanche lontanamente. È mio costume accogliere tutti in Consiglio regionale e ascoltare le persone, non era assolutamente una propaganda politica come qualcuno l’ha definita. Questo però non mi esime dalla responsabilità di aver commesso una leggerezza politica. Chiedo scusa, non era mia intenzione offendere le istituzioni. Mi dispiace aver coinvolto la maggioranza di governo regionale in una mia iniziativa personale».

Certo sventolare il tricolore nella sede del Consiglio regionale e fare altri contenuti con tanto di musiche dei film di camorra con due dei più chiacchierati tiktoker della polverosa galassia social partenopea non è proprio una cosa di tutti i giorni. «Quella di sventolare il tricolore è stata una superficialità, un’azione goliardica – ci tiene a precisare il consigliere – che non voleva essere di certo offendere nessuno e poi in una sede istituzionale si incontrano le persone e io questo ho fatto, non ho ammazzato nessuno».

Ma cosa ci facevano i due personaggi social in consiglio regionale con il capogruppo del partito di Calenda? «Io li ho conosciuti stamattina – spiega Di Fenza – perché mi ha chiamato un mio amico di vecchia data che era con loro qui al centro direzionale e ha voluto presentarmeli. Sono persone normalissime che come le altre abbiamo il dovere di ascoltare». E il consigliere ci ha anche spiegato di cosa hanno parlato. «Mi hanno raccontato la loro vita e il perché degli attacchi che ricevono quotidianamente anche dal collega Francesco Emilio Borrelli. Rita De Crescenzo – ha specificato Di Fenza – mi ha esposto il problema del violento attacco ricevuto dal figlio e di quanto ha pesato sulla sua tranquillità, mentre NapolitanoStore del fatto che viene vessato sui social e in tv solo perché lavora tanto e crea occupazione. Nei video – precisa – non c’è alcuna mia dichiarazione e purtroppo non controllo le pagine social delle persone che incontro. Il fatto scioccante è che qui se si ammazza qualcuno si fa meno rumore». 

Si è detto «indignato» il presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero. «Esprimo la mia ferma indignazione – ha scritto in una nota ufficiale – per la diffusione, avvenuta sui social, di video che ridicolizzano l’istituzione che ho l’onore di rappresentare. Tali contenuti ledono la dignità e il prestigio del Consiglio regionale, oltre a minarne la credibilità agli occhi della comunità». Sarcastici i commenti arrivati dalle opposizioni. «Il campo largo – ha detto caustico il capogruppo in Consiglio regionale della Lega, Severino Nappi, si allarga ancora come pare emergere dal video pubblicato su TikTok anche la nota esponente dell’intellighenzia napoletana Rita De Crescenzo e il rappresentante dei commercianti partenopei, tale Angelo Napolitano meglio noto come NapolitanoStore, vanno ad ingrossare le fila dell’armata Brancaleone delle sinistre unite per la poltrona». Anche Il Partito democratico ha condannato il video. Prima in una nota i consiglieri Bruna Fiola e Massimiliano Manfredi hanno definito «inaccettabile che la sede del Consiglio regionale della Campania venga trasformata in un palcoscenico per contenuti social di pessimo gusto», poi il segretario dei dem partenopei, Giuseppe Annunziata, ha definito «fuori luogo» il video. Intanto si è autosospeso dal gruppo di Azione in regione Campania, Luigi Cirillo, che ha definito il contenuto della De Crescenzo con il suo capogruppo «gravemente lesivo dell’immagine e della credibilità istituzionale del nostro gruppo, oltre che profondamente incompatibile con i valori e i principi che dovrebbero guidare l’azione politica di Azione in Campania».


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8 agosto 2025 ( modifica il 8 agosto 2025 | 17:18)

8 agosto 2025 ( modifica il 8 agosto 2025 | 17:18)

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