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Musica e natura per dimenticare il turismo degli eccessi

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Col senno di poi era inevitabile. Quanto è successo qualche anno fa diventa logico guardando le immagini rimbalzate sui media questa estate. Giornali e televisioni hanno raccontato l’esplosione del turismo sulle Dolomiti, le code alla funivia del Seceda e i fantomatici tornelli per accedere ai sentieri all’ombra delle Odle e dirimpetto al Sassolungo. Un successo quasi soffocante che già qualche anno fa era stato vissuto dai Suoni delle Dolomiti, e che aveva suggerito al direttore artistico Mario Brunello di spostare dalla piena estate alle settimane tra la fine di agosto e l’inizio di ottobre la manifestazione che sommava la meraviglia dei Monti Pallidi all’incanto della musica. «Siamo partiti, con Paolo Manfrin, non per progetto commerciale o turistico, ma con l’idea di fare cultura. Io per primo sono stato aiutato a capire meglio Bach suonando davanti a giochi montuosi che sembravano scolpirne melodie e polifonie; e l’eseguirne i capolavori all’aperto, nell’aria purissima dei duemila metri, mi ha costretto a lavorare sul suono che producevo col violoncello, un suono che non viene arricchito dall’acustica di una sala, ma che non torna indietro, si perde nell’ampiezza di una valle o una vetta, e che quindi deve uscire dalle corde subito bellissimo». Altissimo, purissimo e bellissimo, talmente bello che tantissimo è stato il successo: «Siamo arrivati a suonare davanti a dieci, 15mila persone, non pochi dei quali erano gitanti arrivati lì per mangiare al rifugio o fare una passeggiata, non per ascoltar musica; e prendevano il concerto come un sottofondo, parlando e schiamazzando. Per questo abbiamo cercato di collocare i concerti in momenti in cui chi si trova in quel rifugio o in una certa malga è venuto lì apposta per ascoltare la musica». Il cartellone dei Suoni, che quest’anno festeggia la 30esima edizione, oltre a offrire un’ampia varietà di generi e stili, segue una logica geografica, disseminando gli eventi cronologicamente prossimi nella stessa valle o attorno allo stesso gruppo di montagne. In questi giorni, ad esempio, teatro dei Suoni sono le Dolomiti di Brenta, dove Brunello ha appena terminato la tre giorni di trekking musicale col quartetto Prometeo culminata col concerto di due giorni fa al rifugio Brentei. Domani 17 settembre alla malga Brenta Bassa, accompagnato da Alessandro Bonato e dall’Orchestra Haydn di Bolzano, sarà la volta di Paolo Fresu: un’immagine che lo ritrae stagliarsi con la sua tromba davanti a una parete rocciosa illuminata dal primo chiarore del giorno, con sotto il classico «mare di nuvole», è diventata l’icona dei concerti all’alba («anche qui eravamo arrivati a folle, considerando che erano alle sei e necessitavano di almeno due ore di cammino al buio: ormai c’erano sempre almeno tremila persone» chiosa Brunello). Il 20 arriverà al Camp Centener Daniel Norgen, cantautore nonché autore della colonna sonora del film Le otto montagne, tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti. Seguono due appuntamenti nel Primiero, al cospetto delle Pale di San Martino: il 21 con la violoncellista cubana Ana Carla Maza, il 23 con Elio delle Storie tese che sarà narratore e baritono di una versione del mozartiano Flauto magico curata da Viviane Lamarque, assieme al soprano Scilla Cristiano e al quartetto d’oboi dei Berliner Philharmoniker. È un quartetto di sax invece il Kebyart, che 27 suonerà sul Monte Agnello, zona Latemar. Il trittico di appuntamenti finali percorrerà invece la Val di Fassa: il 30 al rifugio Vajolet, dominato dalla vertigine delle omonime Torri, suonerà il quintetto di fiati della European Union Youth Orchestra. Dopo che il 2 ottobre il quartetto Thumos sarà salito da Alba di Canazei al rifugio Contrin, l’intera Euyo chiuderà la rassegna il 4, al rifugio Fuciade, a un’oretta di cammino dal Passo San Pellegrino. Jean Christophe Spinosi la dirigerà in un brano esemplare dello spirito dei Suoni, perché esemplare di come la musica possa rivelare l’anima della natura: la Pastorale di Beethoven.

17 settembre 2025 ( modifica il 19 settembre 2025 | 17:03)

17 settembre 2025 ( modifica il 19 settembre 2025 | 17:03)

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