Home / Sport / Mugello, la Ferrari testa le gomme ma Hamilton non c’è: «Il mio cane Roscoe è in coma, pregate per lui». Guida Zhou Guanyu

Mugello, la Ferrari testa le gomme ma Hamilton non c’è: «Il mio cane Roscoe è in coma, pregate per lui». Guida Zhou Guanyu

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Fin dalla prima volta che si presentò nel paddock con lui, si capiva che il legame esistente fra Lewis Hamilton e il suo bulldog Roscoe era di quelli speciali e infatti i due sono diventati subito inseparabili, al punto da finire sulle copertine delle riviste di mezzo mondo (a maggio persino su Vogue). Adottato dal pilota inglese della Ferrari nel 2013, il cane è diventato ben presto una presenza fissa nei circuiti di Formula Uno, inizialmente in compagnia di Coco (una femmina di bulldog ritirata sempre dal sette volte campione del mondo da un allevatore che voleva sopprimerla e scomparsa qualche anno fa) e poi da solo, prendendosi coccole, carezze e follower. 

Già perché Roscoe ha anche il suo profilo Instagram che rende omaggio pure alla piccola Coco e dove conta con oltre 1,3 milioni di fan. Fan che però oggi sono tutti in ansia per questo ultra 12enne «bulldog vegano amante dei viaggi» (come recita la sua bio social), ricoverato in ospedale per le conseguenze di un’ennesima polmonite (ne aveva già sofferto lo scorso aprile) e attualmente in coma. A rivelare le gravi condizioni in cui si trova il suo fedele compagno a quattrozampe è stato  lo stesso Hamilton che, proprio per stare vicino all’adorato bulldog, ha deciso di non prendere parte alla giornata di prove Pirelli al Mugello con la Ferrari (al suo posto è sceso in pista il cinese Zhou Guanyu, ex Alfa e oggi terzo pilota a Maranello). 

«Per favore, rivolgete un pensiero a Roscoe — ha scritto il pilota nel suo ultimo post —  Voglio tenervi tutti aggiornati. Roscoe ha preso di nuovo la polmonite e sta lottando per respirare È stato ricoverato in ospedale e sedato per calmarlo mentre lo controllavano e durante il processo il suo cuore si è fermato. Sono riusciti a recuperare il battito cardiaco e ora è in coma. Non sappiamo se si sveglierà da questo. Domani proveremo a svegliarlo. Sono al suo fianco e voglio ringraziarvi tutti per le vostre preghiere e il vostro sostegno». 

A corredo del messaggio, una serie di foto del bulldog intubato e addormentato, con Hamilton accanto che lo bacia e lo accarezza, gli occhi gonfi di pianto e una tristezza che appare evidente. Un mese dopo la prima polmonite, con Roscoe ristabilito, il campione di Formula Uno aveva ammesso la paura provata in quell’occasione. «Adesso sta abbastanza bene, ma sicuramente ogni volta che ricevo un messaggio dalla signora che si prende cura di lui, il mio cuore si ferma per un secondo, perché penso: ‘E adesso?”». E adesso non resta che aspettare e pregare che Roscoe riapra di nuovo gli occhi e si rimetta presto a giocare con le ciabatte del suo “papà”, come aveva fatto solo due giorni fa. 

26 settembre 2025

26 settembre 2025

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