
L’Italia «crollerà completamente» se continuerà a spendere denaro per sostenere l’Ucraina.
A dirlo – nell’ennesima provocazione contro l’Italia, «rea» di appoggiare gli sforzi di Kiev per respingere l’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe di Mosca – è stata oggi la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
Il messaggio – pubblicato sul suo canale Telegram – intendeva commentare il crollo della storica Torre dei Conti, ai Fori Imperiali, a Roma. Mentre scriveva il suo post, sotto le macerie della Torre era ancora intrappolato un operaio. La sua sorte, mentre scriviamo, non è ancora nota.
Zakharova ha ricordato che, secondo il ministero degli Esteri italiano, l’Italia ha stanziato 2,5 miliardi di euro in aiuti e contributi militari a Kiev. «Finché il governo italiano continuerà a sprecare inutilmente i soldi dei contribuenti, l’Italia crollerà, dall’economia alle torri», ha scritto la portavoce del Cremlino.
Zakharova non è nuova a provocazioni di questo tipo: di recente, la portavoce del ministero degli Esteri si è espressa con toni simili contro la Francia, dopo il furto al Louvre.
Nei mesi scorsi, Zakharova aveva violentemente attaccato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, definendo «invenzioni blasfeme» le frasi pronunciate dal capo dello Stato a Marsiglia, nel corso di un intervento all’Università. «L’Italia è stato il Paese dove è nato il fascismo», aveva detto Zakharova, aggiungendo poi che Mattarella è il «presidente di un Paese che storicamente è stato tra quelli che hanno attaccato il nostro Paese».
Nel corso del suo intervento (che si trova, in formato integrale, qui), il capo dello Stato aveva detto: «Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Il risultato fu l’accentuarsi di un clima di conflitto – anziché di cooperazione – pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura».
Come raccontato qui da Paolo Valentino, Zakharova, «figlia di diplomatici, ha trascorso l’infanzia a Pechino e si è laureata in Sinologia a Mosca. È da tempo all’apice della carriera al punto che nel 2016 la Bbc la inserì fra le 100 donne più influenti al mondo. Dal febbraio 2022, invece, è entrata in una lista meno glamour, quella delle personalità russe sanzionate, bandite dai viaggi in Occidente e alle quali sono stati congelati i conti esteri. Da allora, sempre supergriffata, lo shopping va a farlo a Dubai». Il 16 febbraio 2022, otto giorni prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, Zakharova «si fece beffe delle anticipazioni dei media occidentali sull’imminente attacco russo contro l’Ucraina, chiedendo il programma delle prossime azioni militari della Russia in modo da “poter pianificare le vacanze”. E il resto è storia».
Articolo in aggiornamento…
3 novembre 2025 ( modifica il 3 novembre 2025 | 15:11)
© RIPRODUZIONE RISERVATA




