Morto lo scrittore David Lodge: docente, saggista (e umorista)

di REDAZIONE CULTURA Aveva 89 anni ed era noto soprattutto per la sua trilogia di ritratti ironici e romanzeschi dell’universo accademico, scritti fra il 1975 e il 1988, e tradotti da Bompiani. Ha insegnato letteratura inglese per ventisette anni e si è occupato anche di critica

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Lo scrittore britannico David Lodge è morto all’età di 89 anni nella sua casa di Birmingham. Era noto soprattutto per la sua trilogia di ritratti ironici e romanzeschi del mondo accademico: Changing Places: A Tale of Two Campuses del 1975 (Scambi, Bompiani, 1988), Small World: An Academic Romancedel del 1984 (Il professore va al congresso, Bompiani, 1989) e Nice Work del 1988 (Ottimo lavoro, professore!, Bompiani, 1991).

«Il suo contributo alla cultura letteraria è stato immenso, sia attraverso le sue critiche che attraverso i suoi magistrali e iconici romanzi che sono già diventati dei classici», ha scritto il suo editore Liz Foley (della Penguin Random House) in un comunicato. «Siamo molto orgogliosi dei suoi successi e del piacere che la sua narrativa, in particolare, ha portato a tanti», hanno aggiunto i suoi figli.

Nato il 28 gennaio 1935, in un momento «abbastanza buono» (come era solito dire) per un futuro scrittore in Inghilterra, crebbe in circostanze modeste nella periferia sud di Londra, dove l’università era «un territorio sconosciuto». Incoraggiato dagli insegnanti del college per il suo talento, entrò all’University College di Londra per studiare letteratura.

Si laureò nel 1955. Nel 1960 ottenne un dottorato di ricerca e contemporaneamente iniziò a insegnare letteratura inglese all’Università di Birmingham (insegnamento che durò per 27 anni), dove trascorrerà tutta la sua carriera. Nello stesso anno pubblicò il suo primo romanzo, The Picturegoers, seguito nel 1962 da Ginger, You’re Barmy.

Oltre agli splendidi racconti in stile ironico e irriverente, Lodge si dedicò anche a saggi di critica letteraria, occupandosi della teoria del romanzo, indagando alcuni fra i grandi esponenti della letteratura mondiale, da Graham Greene a Evelyn Waugh.

Attingendo alla propria esperienza di insegnante, e in particolare a un lungo viaggio di studio negli Stati Uniti, era solito descrivere con pungente ironia il mondo accademico attraverso gli occhi di due rappresentanti di questa «minoranza dal puritanesimo esacerbato», l’inglese Phillip Swallow e l’americano Morris Zapp. Il primo volume gli valse il prestigioso Premio Hawthorndern, imponendolo come autore. Poi nel suo bestseller Thérapie (1995), l’autore analizzò da vicino il mondo dell’élite mediatica, in particolare la televisione.

David Lodge è inoltre autore teatrale e televisivo e ha curato le trasposizioni cinematografiche di alcuni suoi romanzi. Un esempio: The Writing Game del
1990 tradotto da Bompiani nel 2002 come Il gioco della scrittura. Nel 1998 era stato nominato Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico per i suoi meriti in campo letterario.

Tra gli altri suoi libri tradotti in Italia: The British Museum Is Falling Down del 1965 (È crollato il British Museum, Bompiani, 1992); Out of the Shelter del 1970 (Fuori dal guscio, Bompiani, 1994); Changing Places: A Tale of Two Campuses del 1975 (Scambi, Bompiani, 1988); How Far Can You Go? del 1980 (Quante volte figliolo?, Bompiani, 1996);
Paradise News del 1991 (Notizie dal Paradiso, Bompiani, 1993); Therapy del 1995 (La felicità è di questo mondo, Bompiani, 1995); The Man Who Wouldn’t Get Up: And Other Stories del 1998 (L’uomo che non voleva alzarsi e altri racconti, Bompiani, 1997); Home Truths del 1999 (Panni sporchi, Bompiani, 2000); Thinks …, del 2001 (Pensieri, pensieri, Bompiani, 2002); Author, Author, del 2004 (Dura, la vita dello scrittore, Bompiani, 2004); Deaf Sentence del 2008 (Il prof è sordo, Bompiani, 2009); A Man of Parts (H.G. Wells) del 2011 (Bompiani, 2012).

3 gennaio 2025 (modifica il 3 gennaio 2025 | 16:47)

3 gennaio 2025 (modifica il 3 gennaio 2025 | 16:47)