
Richard B. Cheney, 46esimo Vicepresidente degli Stati Uniti, è morto la scorsa notte a causa di complicazioni dovute a polmonite e a malattie cardiache e vascolari. Aveva 84 anni.
È stato una figura dominante della politica americana, nei primi anni del Duemila. Nato nel 1941 nel Nebraska, ha scalato la scena politica con un percorso che lo ha visto passare dal ruolo di capo dello staff del presidente Gerald Ford fino a diventare segretario della Difesa sotto George H.W. Bush negli anni Ottanta, guidando con mano ferma operazioni come la prima guerra del Golfo. Ma è stato soprattutto come vicepresidente di George W. Bush, dal 2001 al 2009, che Cheney ha esercitato un potere forse senza precedenti per quell’incarico, diventando la mente dietro molte delle scelte più controverse e decisive dell’amministrazione, dall’11 settembre alle guerre in Afghanistan e Iraq. Un uomo che ha spesso lavorato nell’ombra, incarnando quel volto oscuro e spietato della politica estera americana, e lasciando dietro di sé un’eredità che ancora divide profondamente l’opinione pubblica.
Articolo in aggiornamento…
4 novembre 2025 ( modifica il 4 novembre 2025 | 12:39)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4 novembre 2025 ( modifica il 4 novembre 2025 | 12:39)
© RIPRODUZIONE RISERVATA



