
Il mondo del calcio piange la scomparsa di Attilio Maldera, società che ha rappresentato il punto focale della sua carriera, prima come difensore delle formazioni giovanili e successivamente come tecnico., ex giocatore e allenatore, venuto a mancare improvvisamente la mattina del 4 novembre all’età di 76 anni. La notizia ha suscitato profondo cordoglio, in particolare nell’ambiente Milan, società che ha rappresentato il punto focale della sua carriera, prima come difensore delle formazioni giovanili e successivamente come tecnico.
Una famiglia di calciatori
Nato a Corato(Maldera III, scomparso nel 2012). Proprio per distinguerlo dal fratello maggiore e dal minore, Attilio era identificato come Maldera II., in provincia di Bari, il 18 aprile 1949, Attilio Maldera apparteneva a una delle famiglie più celebri del calcio italiano, nota per aver donato al Milan i tre fratelli: Luigi (“Gino”, Maldera I, scomparso nel 2021) e Aldo (Maldera III, scomparso nel 2012). Proprio per distinguerlo dal fratello maggiore e dal minore, Attilio era identificato come Maldera II.
Cresciuto interamente nel settore giovanile del Milan, Maldera II ha militato nella società rossonera per cinque stagioni, tra il 1965-66 e il 1969-70. Ha vestito inoltre le maglie di Cesena (dove esordì in Serie B nel 1969), Alessandria, Bari e Sant’Angelo.
Di nuovo alle giovanili del Milan, come allenatore
Dopo il ritiro dal campo, avvenuto nel 1979, Maldera è tornato alla “casa madre” in veste di allenatore, dedicando gli anni Ottanta alla formazione delle squadre giovanili del club milanese.
Il Milan ha espresso il proprio dolore attraverso una nota ufficiale: «La gloriosa famiglia rossonera dei Maldera ha perso Attilio. Come i suoi fratelli Gino e Aldo, ha amato il Milan per tutta la sua vita. Difensore sul campo, ma anche allenatore delle squadre giovanili milaniste. Di Attilio Maldera tutto il mondo rossonero conserverà un ricordo importante e sincero».
Il dolore a Corato
Il lutto ha toccato profondamente anche la comunità di Corato, città d’origine con la quale Attilio Maldera manteneva un contatto assiduo, in particolare con i cugini. La sua presenza era attesa a Corato nelle prossime settimane in occasione della cerimonia di intitolazione di una strada dedicata alla memoria del fratello Aldo, situata in un luogo simbolico, adiacente allo stadio comunale.
Il suo ricordo si lega così indissolubilmente sia alla storia calcistica meneghina che alla sua terra natia, che si uniscono oggi nel cordoglio.
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4 novembre 2025
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