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Modena, bufera nel Pd per il «caso Amo» e le spese della dipendente con il bancomat: si dimettono Stefano Reggianini e Alessandro Di Loreto

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Dopo il caso della dipendente infedele che avrebbe sottratto più di 500 mila euro dalle casse di Amo(Agenzia della mobilità e del trasporto pubblico locale modenese), l’ex amministratore unico Stefano Reggianini e l’ex direttore generale dell’agenzia per la mobilità Alessandro Di Loreto lasciano i loro attuali incarichi, rispettivamente di segretario provinciale del Pd e assessore del Comune di Carpi. 

Una vicenda che in queste settimane ha travolto non solo la partecipata, ma l’intera politica modenese. Da giorni nel Pd modenese si parlava di questo epilogo. «Il clima politico (e umano) che si è creato – ha detto Reggianini – è talmente degenerato che non ritengo di poter proseguire oltre nel ruolo di segretario provinciale, per non coinvolgere ulteriormente la comunità politica che mi aveva dato fiducia pressoché all’unanimità nel congresso dei mesi scorsi. Ribadite con forza la mia estraneità ai fatti, onestà e correttezza, per ragioni di opportunità e responsabilità ho comunicato le mie dimissioni». 

Ora la federazione modenese avrà 30 giorni di tempo per indire una nuova seduta dell’Assemblea provinciale e verificare le condizioni per eleggere un nuovo segretario. Ricordiamo che era stato proprio Reggianini, amministratore Unico da luglio 2022 a giugno 2025 a presentare formalmente la denuncia lo scorso 24 giugno, un dossier di 300 pagine redatto nei due mesi precedenti. 

In contemporanea sono arrivate anche le dimissioni dell’ex direttore dell’Agenzia, dal 2019 al 2023 e attualmente assessore all’Urbanistica a Carpi Alessandro di Loreto. 

«Ho la massima serenità dal punto di vista personale e professionale, e sono certo che il mio operato sarà presto chiarito. Ho però inteso consegnare le mie dimissioni irrevocabili proprio nell’interesse di una città e di un progetto politico che continuo a considerare mio»  ha detto Di Loreto. Intanto proprio oggi il neo presidente dell’Agenzia per la Mobilità Andrea Bosi ha convocato per mercoledì prossimo (16 luglio) l’assemblea dei soci richiesta dai Comuni di Carpi e Modena e dalla Provincia di Modena, intenzionate a valutare «azioni di responsabilità a propria tutela».

I sindaci Mezzetti e Righi e il presidente della Provincia Braglia ribadiscono che i soci di aMo si ritengono «parte lesa» e ritengono l’assemblea necessaria per ricevere «chiarimenti ufficiali» come richiesto all’Agenzia per la Mobilità «già il 25 luglio scorso», a verifica delle «tante informazioni che continuano a trapelare sulla stampa locale».


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11 luglio 2025

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