
Il Tribunale di Locri, in applicazione della legge Severino, ha dichiarato decaduto Mimmo Lucano da sindaco di Riace. La sentenza è stata depositata oggi dai giudici, che hanno accolto il ricorso presentato al Tribunale civile dalla prefettura di Reggio Calabria in seguito alla condanna definitiva a 18 mesi di reclusione per falso, con pena sospesa, comminata a Lucano nell’ambito nel processo «Xenia» sui presunti illeciti nella gestione dell’accoglienza dei migranti a Riace. Lucano é parlamentare europeo, eletto con la lista Alleanza Verdi e Sinistra.
Lucano era stato rieletto per la quarta volta primo cittadino del comune calabrese diventato famoso nel mondo per i suoi progetti di accoglienza dei migranti. In contemporanea Lucano era stato eletto anche all’Europarlamento nelle liste di Alleanza Verdi e Sinistra.Â
La condanna definitiva che ora ha azzerato l’elezione a sindaco è quanto resta di una lunga inchiesta durante alla quale a Lucano erano stati contestati una serie di reati nell’affidamento di servizi nel comune di Riace e nella gestione dei fondi ministeriali per i migranti. A ottobre del 2018 erano scattati anche gli arresti domiciliari. In primo grado il tribunale di Locri aveva condannato Lucano a 13 anni e 2 mesi, ma nei successivi gradi di giudizio la maggior parte delle accuse era caduta. Sopravviveva solo una condanna a 18 mesi per falso. La Corte dei Conti ha comunque condannato il sindaco di Riace a risarcire allo Stato oltre 700.000 euro per danno erariale.Â
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1 luglio 2025 ( modifica il 1 luglio 2025 | 18:00)
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