Il titolo di Mfe-Mediaset festeggia a Piazza Affari dopo aver chiuso i primi 9 mesi dell’anno con utili più che raddoppiati a 243,1 milioni di euro. Il titolo B, il più significativo con dieci diritti di voto, sale dell’1,10% a 4,04 euro, mentre il titolo A cresce del 3,09% a 3,07 euro. «Nonostante il mercato tv in Spagna resti molto complicato e l’impatto dei conti di ProSiebenSat.1, su cui abbiamo appena iniziato a lavorare, Mfe continua a crescere, andando oltre le previsioni», ha affermato il ceo Pier Silvio Berlusconi, commentando i risultati.
Mfe sempre più internazionale
«Anche dopo il terzo trimestre, storicamente il più debole dell’anno – ha sottolineato – grazie alla nostra attenzione gestionale e alla strategia crossmediale, chiudiamo i nove mesi con un utile in aumento e una generazione di cassa migliorata di circa il 10%. Sono segnali concreti della forza di una Mfe sempre più internazionale – ha aggiunto Berlusconi – Dopo Italia e Spagna, siamo certi che il lavoro avviato in Germania porterà ulteriore solidità e, nel tempo, creerà valore per tutti gli azionisti».
Pier Silvio Berlusconi: «L’incremento degli ascolti è significativo»
«È significativo – ha aggiunto ancora il Ceo – anche il forte incremento degli ascolti di Mediaset in Italia, in un mercato iper-affollato e iper-competitivo. Tutto questo dimostra che la strada intrapresa è quella giusta e che il gruppo ha la capacità e l’energia per continuare a crescere».
Mediaset cresce
A proposito di ascolti, dai dati dei nove mesi, si evince la crescita netta negli ascolti televisivi in Italia: nel trimestre luglio-settembre Mediaset nelle 24 ore registra un +3,8% sul target commerciale, ampliando il vantaggio sul principale competitor (la Rai), e con il 40,8% in prime time sul totale pubblico segna un incremento del +6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel progressivo dei nove mesi Mediaset conferma la propria leadership: con il 40,2% è primo editore sul target commerciale 15-64 anni e, per il terzo anno consecutivo, con il 37,4% supera il principale competitor anche nel totale pubblico nelle 24 ore.
La raccolta pubblicitaria e i principali indicatori finanziari
In un contesto internazionale ancora fortemente instabile, la raccolta pubblicitaria del gruppo nel terzo trimestre – periodo stagionalmente meno rilevante per il mercato – ha mostrato una tenuta complessiva. In particolare in Italia, il dato progressivo si conferma superiore all’esercizio precedente (+1,4%) e all’andamento del mercato che risulta ancora in flessione.
I ricavi netti del gruppo consolidati ammontano a 1.939,1 milioni di euro rispetto ai 2.004,7 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi pubblicitari lordi su base consolidata si sono attestati a 1.921,5 milioni di euro (1.682,9 milioni di euro, al netto degli sconti di agenzia) rispetto ai 1.943,3 milioni di euro dell’omologo periodo dell’anno precedente, quando la crescita complessiva era stata estremamente sostenuta (+6,5% rispetto al 2023). Questo risultato si è formato attraverso andamenti diversi nei due paesi: l’Italia mostra una raccolta pubblicitaria in crescita, mentre la Spagna rimane in territorio negativo.
I costi operativi sono complessivamente stabili a 1.877,8 milioni di euro (1.878,1 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente).
Il risultato operativo (Ebit) è positivo per 61,3 milioni di euro (126,6 milioni di euro nello stesso periodo del 2024) per effetto principalmente di una compressione dei margini in Spagna.


20 novembre 2025 ( modifica il 20 novembre 2025 | 17:58)
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