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Senza incentivi, il mercato italiano resta lontanissimo dagli anni pre-Covid. I numeri diffusi da Unrae non mentono: a fine giugno – nel pieno del sostegno statale, in particolare alle auto elettriche, si registrò un aumento del 15% rispetto allo stesso mese del 2023, mentre il consuntivo del primo semestre, con 886.386 immatricolazioni, era più alto del 5,3% rispetto a gennaio-giugno del 2023. Un autunno triste e un dicembre con 105.715 unità (-4,9% su dicembre 2023) regala una chiusura in rosso a 1.558.704 immatricolazioni con un calo dello 0,5% sul 2023. E per farsi ancora più male, ben il 18,7% in meno sul fatidico 2019.
Elettriche al palo
A proposito di elettriche, sono la vetrina della situazione. Secondo l’elaborazione di Dataforce su dati del MIT, a dicembre le BEV hanno perso un ulteriore -13,95% sullo stesso mese del 2023, attestandosi a 5.853 unità. Il cumulato delle auto elettriche nel 2024 ha chiuso quindi in negativo, anche se di poco (-1,96% sui dodici mesi del 2023, con una quota mercato sostanzialmente stabile del 4,16%). Un dato che deve fare riflettere se si pensa che nel 2024 le elettriche hanno goduto di robusti incentivi. A dicembre sono calate un po’ tutte le alimentazioni con la sola eccezione del full-hybrid (+18,65% e + 18,47% nell’anno ) e del mild-hybrid benzina (+3,85%) e diesel (+11,19% ma su numeri risibili). Batoste specialmente per plug-in hybrid (-17,49%), diesel (-16,61%) e benzina (-12,14%), mentre ha tenuto a fatica il Gpl (-2,19%).
Dacia da record
Tra i marchi, a dicembre 2024 gran balzo in un anno di Dacia (+61,03%), Skoda (39,07%), Tesla (+38,35%) e Toyota (+29,16%). Iniziano ad apparire in classifica i nuovi brand cinesi: a dicembre BYD ha venduto 624 unità, Omoda 277, Jaecoo 246 e Leapmotor 56. Numeri ancora piccoli ma cresceranno. Ancora malissimo Fiat, che rispetto a dicembre 2023 ha perso -39,38%. La prima Casa più venduta in Italia nel mese è risultata tuttavia Volkswagen con 10.283 unità, davanti a Toyota, Renault, Dacia e Fiat. Nel dato annuale 2024, Fiat ha comunque chiuso in vetta con 146.417 immatricolazioni (-17,01% sul 2023), seguita a debita distanza da Toyota e VW. Come la Panda è riuscita a mantenere la leadership nazionale con 99.209 immatricolazioni (-2,52% rispetto al 2023) accorciando il vantaggio suc Dacia Sandero (60.029, +25,64%) e Jeep Avenger (41.154, con un eccellente +84,89%).
Un 2025 complicato
«Data questa situazione, le prospettive per il settore dell’auto nel 2025 e per gli anni seguenti non sono certamente positive – commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – va segnalato che catastrofico sarebbe l’effetto sul settore dell’auto se l’Unione Europea irrogasse, anche nell’anno appena iniziato, le multe miliardarie previste per le case automobilistiche che non hanno rispettato i diktat dell’Unione in materia di produzione e di vendite di auto nell’anno precedente ossia il 2024». In effetti, se ne sta parlando per evitare l’ennesimo colpo durissimo. E in ogni caso, il 2025 – almeno nei primi mesi – si preannuncia molto complicato.
3 gennaio 2025 (modifica il 3 gennaio 2025 | 09:30)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
3 gennaio 2025 (modifica il 3 gennaio 2025 | 09:30)
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