
«L’offerta di scambio di Mps per gli azionisti Mediobanca è priva di razionale industriale e finanziario ed è caratterizzata da evidenti elevati rischi di esecuzione». Il ceo di Mediobanca Alberto Nagel esosrdisce attaccando l’offerta rivale del Monte dei Paschi nel giorno della presentazione dei piani al 2028, a 15 giorni dal varo dell’Ops di Siena su Piazzetta Cuccia. Le proiezioni economico-finanziarie per il 2025–2028 sono elaborate su base stand alone e non tengono conto degli effetti che possono derivare dall’operazione di acquisizione di Banca Generali, annunciata in data 28 aprile 2025 e la cui finalizzazione è attesa per il prossimo mese
di ottobre.
Agli azionisti molti più dividendi: ecco cosa cambia
Il punto chiave è la crescita nella remunerazione degli azionisti sino a 4,9 miliardi nel triennio di cui 4,5 miliardi in dividendi e 0,4
miliardi tramite il completamento del piano di riacquisto e cancellazione di azioni proprie previsto nel piano al 2026 presentato nel maggio 2023. È un argomento sensibile per gli azionisti che tra poco saranno obbligati a scegliere tra Mps e il suo percorso di crescita non ancora quantificato e quello pià lineare e scontato di Mediobanca. L’aumento della distribuzione è consentito dalla maggiore generazione di capitale (circa 280 base annui, +30% da 220 punti base) spinta dall’elevata redditività e dall’assenza di impatti regolamentari negativi nei prossimi anni. Ottimizzazione della struttura del capitale con Cet1 al 14% (dal 15%) ed emissione di strumenti At1 per 750 milioni, che portano il Tier1 capital al 15,5%.
Basso rischio su Banca Generali
Poi la banca acentua ll trischio limitato che prevederebbe l’Ops su Banca Generali. «Il progetto di integrazione con Banca Generali è interamente
finanziato dall’utilizzo della partecipazione in Generali. Al 2028 il risultato operativo salirà da quasi 1,9 a quasi 2,3 miliardi (+7%), il Rote si attesterà al 17% ordinario e al 20% stated.
I sette ingredienti di Nagel
È costituita di sette ingredienti la nuova ricetta di Nagel. Ci sarà un potenziamento dell’offerta in tutti i segmenti di attività: circa 330 nuove risorse commerciali verranno inserite nel Wealth management (soprattutto nel segmento consulenti finanziari di Mediobanca Premier), la rete diretta del Credito al consumo di Compass vedrà un ulteriore ampliamento (da 335 a 373 punti vendita). Secondo, la forte crescita degli attivi redditizi: il totale delle attività finanziarie (Tfa) salirà a 143 miliardi (+9%), gli impieghi a
clientela a 63 miliardi (+5%), gli Rwa, le attività ponderate per il rischio a 50 miliardi (+3%). Terzo, i ricavi saliranno ad oltre 4,4 miliardi (+20%) nel
triennio con solida contribuzione da parte di tutti i segmenti.
Il punto centrale è il wealth management che registrerà la maggior crescita (oltre 0,2 miliardi nel triennio sino a 1,2 miliardi) divenendo il primo
contributore alla crescita dei ricavi di gruppo oltre che di
commissioni, in via complementare al Cib, la cui crescita nei ricavi è attesa a oltre 0,1 miliardi sino a 1 miliardi. Poi c’è il Credito al consumo con Compass che manterrà la sua funzione di motore della crescita del margine di interesse del gruppo Mediobanca con uno sviluppo dei ricavi complessivi per 0,2 miliardi (a circa 1,5 miliardi).
Infine il segmento Insurance con la quota in Generali confermerà la sua contribuzione positiva al gruppo con ricavi in aumento di 0,2 miliardi (a circa 0,7 miliardi). Quarto punto: è prevista una crescita degli utili a 1,9 miliardi e dell’utile per azione considerando il solido sviluppo degli utili ordinari a 1,7 miliardi più il conseguimento di utili che arrivano dalla progressiva valorizzazione del progetto immobiliare nel Principato di Monaco per un apporto lordo cumulato di 500 milioni nel triennio. Il quinto punto tocca la redditività che migliorerà a livello di gruppo con un ritorno complessivo per gli azionisti (Rote) al 20%. Inoltre, : il wealth management è atteso registrare il maggior incremento della redditività ( passando dal 4,% al 5,2%; il Cib salirà al 2,2% (dall’1,9%), il Credito al consumo sarà stabile al 2,9%.
27 giugno 2025 ( modifica il 27 giugno 2025 | 09:05)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
27 giugno 2025 ( modifica il 27 giugno 2025 | 09:05)
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