Home / Politica / Mattarella: «In Polonia episodio gravissimo, si rischia il baratro come nel 1914. Gaza? Quel che avviene non è accettabile»

Mattarella: «In Polonia episodio gravissimo, si rischia il baratro come nel 1914. Gaza? Quel che avviene non è accettabile»

//?#

I toni sono preoccupati: forse quanto non lo sono mai stati. Sergio Mattarella, in visita di Stato in Slovenia, ha commentato quanto sta avvenendo nei principali scenari di crisi internazionale: dalla Striscia di Gaza al Qatar – ieri teatro di un raid israeliano senza precedenti per uccidere i capi di Hamas -, dall’Ucraina alla Polonia, dove i jet militari hanno dovuto levarsi in volo per intercettare i droni russi.

«Dall’Ucraina giungono segnali allarmanti», ha detto il capo dello Stato. «Si vedono bombardamenti quotidiani diurni e notturni sulla popolazione civile». E quanto avvenuto oggi in Polonia è «gravissimo»: «Quel che crea allarme e che ci si muove su un crinale dal quale si può scivolare in un baratro di violenza incontrollato. Quanto avviene in Ucraina viene accentuato anche dalle dichiarazioni minacciose del Cremlino ai Paesi europei che sono un elemento che induce all’allarme. Il rischio estremamente alto è che si scivoli in un conflitto di dimensioni inimmaginabili e incontrollabile». Il capo dello Stato ha ricordato quanto avvenne nel 1914 con l’inizio della Prima guerra mondiale: «L’imprudenza dei comportamenti», ha detto, «provoca conseguenze anche se non sono scientemente volute».

Non è l’unico fronte di angoscia, per il presidente della Repubblica. «Uguale preoccupazione induce quanto avvenuto in Qatar, perché è inaccettabile che si violi la sovranità di un Paese».

E «non più accettabile» è, secondo Mattarella, «quanto avviene a Gaza: «In Medio Oriente la condizione rimane drammatica. Dopo la pagina oscura del 7 di ottobre con ostaggi ancora detenuti da Hamas in maniera inammissibile, vi sono delle condizioni sempre più inaccettabili e di dimensioni tragiche. Quello che avviene a Gaza non è accettabile: una popolazione intera ridotta alla fame è una condizione che non si può accettare. Così come non si può accettare di espellere una popolazione o occupare territori in Cisgiordania rendendo impossibile una soluzione in quella regione».

La newsletter Diario Politico

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di politica iscriviti alla newsletter “Diario Politico”. E’ dedicata agli abbonati al Corriere della Sera e arriva due volte alla settimana alle 12. Basta cliccare qui.

10 settembre 2025 ( modifica il 10 settembre 2025 | 17:40)

10 settembre 2025 ( modifica il 10 settembre 2025 | 17:40)

Fonte Originale