
Marracash contro Fabio. E viceversa. Il rapper sceglie il giorno del suo 46esimo compleanno, con brindisi e torta inclusi, per raccontare l’idea che sta dietro a Marra Stadi25, il tour di 7 date nei grandi spazi che parte il 6 giugno da Bibione. «Un live particolare con una narrazione ed elementi tecnologici nuovi. Sarà qualcosa di azzardato, proverò a raccontare la storia del conflitto fra la personalità artistica di Marracash e l’essere umano Fabio. Ci sarà un discorso su identità e conflitti interiori che vive un essere umano crescendo e quindi sarà il capitolo conclusivo della trilogia discografica».
Con «Persona» (2019), «Noi, loro, gli altri» (2021) ed «E’ finita la pace» (2024), Marra ha trovato una sua linea di racconto personale che ha fatto fare un salto di qualità al rap. Anzi, visto che dietro di lui c’è poco, ha alzato l’asticella. Lo ha fatto anche con i live, dal tour nei palasport di «Persona» al Marrageddon dell’estate 2023. Un passo dopo l’altro per mostrare a tutti che l’autoproclamato titolo di «king del rap» ha un valore: «Ci siamo dati un ruolo che ci è stato riconosciuto», aggiunge il rapper.
L’idea cinematografica
Per questo tour Marra prova a portare il cinema, o quantomeno quel modo di raccontare, sul palco. «C’è una narrazione cinematografica. Tanto che uno dei personaggi che avrò nei visual è Matilda De Angelis e i raccordi narrativi fra le canzoni sono girati da Pippo Mezzapesa. Sarà più di un concerto, ma qualcosa che ha più livelli di lettura, multistrato». Il rapper si è immaginato una sorta di viaggio nella mente e nei sogni di Marra/Fabio, ambientato sopra un palco dominato da cinque robot alti da 3 a 6 metri. Anche il corpo di ballo, spiega Lorenzo De Pascalis dello studio londinese Ombra che cura la direzione artistica dello show, farà parte del racconto.
Niente ospiti
Un ruolo, in carne ed ossa per tutte le date, lo avrà anche Madame. Anche lei sarà un personaggio. Ancora top secret la storia. «Non avrò ospiti . Eviteremo il Festivalbar con tutta la scena rap sul palco. Non è quel tipo di live. E anche l’interazione con pubblico sarà particolare e diegetica rispetto alla storia».
Il rap dal vivo
Il rap è stato spesso criticato per il basso livello qualitativo delle produzioni live. «C’è una percezione sbagliata nel mondo del rap che le cose si possano fare in 5 minuti. Sento spesso dei rapper dire “ho scritto questa strofa in 5 minuti“. Non è vero, in quel tempo scrivi una cazzata… E so che molti colleghi fanno 2-3 giorni di prove per il tour. Noi lavoriamo a questo show da mesi e le prove sono iniziate da settimane… Quel tipo di atteggiamento mette il rap in una nicchia, come se fosse qualcosa di diverso dal resto della musica ed è un errore».
La scaletta di Marra Stadi
Saranno le canzoni della trilogia ad essere protagoniste nello show. «I tre album comunicano fra loro e le canzoni saranno colonna sonora della storia che è divisa in sei atti nei quali si rispecchiano le tematiche dei brani». I sei momenti hanno già un nome: L’ego, Memorie, I dubbi, Qualcosa in cui credere, L’amore, Reconnect.
I dischi rimasterizzati
Marra ha anche annunciato l’arrivo delle edizioni rimasterizzate di due suoi album classic: «King del rap» e «Status»: «Il primo lo avevamo mixato in casa… mentre per il secondo avevamo scelto Anthony Kilhoffer, uno che ha lavorato con Kanye West e Jay Z, ma quando questi grandi nomi lavorano a dischi italiani ho sempre la sensazione che lo facciano con la mano sinistra… Insomma, adesso quei due dischi hanno un suono che gli rende giustizia».
22 maggio 2025
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