Vorrei sapere se un condomino ha il diritto di tenere in brutte condizione la porta di casa anche se stona con il resto del palazzo. L’amministratore dice che tale condomino potrebbe essere costretto a ridipingere la porta solo se fosse di un colore diverso degli altri e non perché sia scrostata e in cattivissime condizioni. La porta in questione è dell’androne che recentemente è stato del tutto ripulito.
S.G.
Quando si fa riferimento al decoro dell’edificio, non si individua solo l’estetica della facciata principale in quanto il decoro architettonico può estendersi anche alle parti comuni interne come, ad esempio, le scale, i pianerottoli, ecc. Come sostenuto in giurisprudenza, costituisce innovazione lesiva del decoro architettonico del fabbricato condominiale, come tale vietata, non solo quella che ne alteri le linee architettoniche, ma anche quella che comunque si rifletta negativamente sull’aspetto armonico di esso, a prescindere dal pregio estetico che possa avere l’edificio e la relativa valutazione spetta al giudice di merito (Cass. civ. 18 ottobre 2023, n. 28908).
Secondo altro provvedimento, l’alterazione deve ritenersi sussistente in caso di arbitraria “installazione di una porta sul pianerottolo di comune proprietà condominiale”, come accaduto nella fattispecie, in quanto, pur non provocando alcuno stravolgimento dello stato dei luoghi, essa appare da un punto di vista compositivo come un’anomalia, ovvero elemento disarmonico ed estraneo all’ambiente del pianerottolo (Trib. Trieste 29 aprile 2019, n. 256).
Alla luce di quanto esposto, le risposte della giurisprudenza prendono in considerazione “una modificazione peggiorativa dell’estetica dell’edificio”; quindi, un intervento tale da “modificare” l’assetto preesistente. Pertanto, in tema di decoro dell’edificio, non si può prescindere da una valutazione della fattispecie concreta (ossia esame dello stato dei luoghi); tutti aspetti che devono essere presi in considerazione da chi intende contestare l’alterazione, poiché è ad esso che spetta dimostrare al giudice chiamato a decidere sulla controversia. E, come nel caso in esame, una cosa è l’intervento modificativo (nuova porta), altra cosa è invece la manutenzione (porta preesistente), tutti elementi che devono essere valutati nel contesto globale dell’edificio.