
La Manovra 2026 sarà approvata venerdì 17 ottobre e il valore complessivo sarà di 16 miliardi (per il triennio 2026-2028 gli interventi saranno di circa 18 miliardi medi annui).
Ecco le principali misure che ne costituiranno l’ossatura.
Potrebbe ammontare a 4,5 miliardi nel prossimo triennio il nuovo contributo che le banche dovranno dare al bilancio dello Stato insieme alle assicurazioni, chiamate a fare la loro parte, come l’anno scorso. Le modalità non sono ancora definite, ma il negoziato per arrivare a un compromesso che non suoni come un’imposizione, sgradita ai mercati e agli investitori, non è facile. Dopo i contatti con l’esecutivo del giorno prima, l’associazione dei banchieri ha comunicato la decisione di «proseguire in via straordinaria nei contributi poliennali al Bilancio, nella stessa logica concordata lo scorso anno, per il rilancio dell’economia e per la solidarietà sociale». Non hanno evitato un calo in borsa i titoli bancari, ma i banchieri hanno chiarito che non accetteranno altro che «anticipazioni». Come l’anno scorso, col rinvio dei crediti fiscali («Dta», ovvero Deferred Tax Assets, nel gergo tecnico). Nessun prelievo, dunque, che possa incidere oltremodo sui bilanci. Quanto alle assicurazioni, dopo il prelievo sulle polizze vita dello scorso anno, è in ballo una tassa sulle polizze obbligatorie anti-calamità.
15 ottobre – 16:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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