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Maldive, stop al fumo per i nati dal 2007 in poi (turisti compresi): è l’unica legge del genere al mondo

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Stop al fumo su base generazionale. Lo aveva deciso Jacinda Ardern in Nuova Zelanda, ma la misura, introdotta nel 2022, era stata poi abrogata già l’anno successivo dall’attuale governo di Christopher Luxon. Avrà invece maggior fortuna alle Maldive? Normale chiederselo, dato che da sabato primo novembre anche nel noto paradiso tropicale dell’Oceano indiano è entrato in vigore un analogo divieto volto a proteggere i più giovani. Approvato a maggio dal presidente Mohamed Muizzu, riguarda infatti tutti i nati dopo il primo gennaio 2007 – stranieri compresi –, ai quali dunque è ora proibito acquistare e utilizzare qualsiasi prodotto a base di tabacco sul territorio nazionale (mentre le sigarette elettroniche erano già state bannate a dicembre).

Multe salate

«Tutelare la salute pubblica e promuovere una generazione libera dal tabacco»: questi gli obiettivi della norma, come messo nero su bianco dal locale Ministero della Salute. Un passo ritenuto ormai non più prorogabile, avendo l’Oms individuato tra i 13-15enni del Paese una quota di utilizzatori abituali di tabacco pressoché doppia rispetto a quella dei 15-69enni: 45,7% contro 25,7%. E se da un lato è pur vero che la popolazione dell’arcipelago ammonta ad appena mezzo milione di unità, dall’altro il fatto che la legge si applichi anche ai turisti la rende rilevante anche sul piano internazionale. Molto salate le sanzioni previste, su tutte quella a carico degli esercenti che faranno orecchie da mercante: 50 mila rufie, equivalenti a oltre 2.800 euro.

Stallo a Londra

Resta ora da capire se tali orme verranno presto seguite anche dal Regno Unito, dove risulta ancora in fase di discussione parlamentare una proposta di legge simile approvata in prima lettura ad aprile 2024. Lobbisti del settore al lavoro per far naufragare l’ipotesi, mentre nel mondo continuano a consumare tabacco ben 37 milioni di ragazzi e ragazze tra i 13 e i 15 anni, come certificato sempre dall’Oms in occasione dell’ultimo World No Tobacco Day. E pensare che, a proposito di Regno Unito, un’analisi commissionata dal Dipartimento della Salute del Regno Unito all’University College London ha recentemente dimostrato che fumare fa ancora più male di quanto si pensasse: non più 11, bensì 20 minuti di vita sottratti in media da ogni sigaretta. Risultato: il (diffusissimo) vizio non smette di costituire la principale causa evitabile di malattia e disabilità a livello globale, con ineludibili ricadute anche sui conti pubblici. Non solo delle Maldive.

3 novembre 2025

3 novembre 2025

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