
In un solo anno è diventato re di Napoli. Romelu Lukaku è uno che sa come vincere uno scudetto. Dopo averlo conquistato all’Inter nel 2021, lo ha vinto anche con gli azzurri e sempre con Antonio Conte in panchina: «È stato bellissimo. Non avevo mai vissuto una festa così, un’esperienza unica – ha raccontato l’attaccante belga nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport –. Con me e Conte si vince? Abbiamo la stessa mentalità. Lui ha un’idea calcistica che si adatta alle mie caratteristiche e sa darmi ogni giorno quegli stimoli per cercare di essere sempre il più forte. È il mio padre calcistico come lo sono stati Roberto Martinez nel Belgio, Koeman all’Everton e Ariel Jacobs all’Anderlecht. Sono loro che mi hanno cambiato la vita».
Sono passati sei anni da quando, nel 2019, Romelu è sbarcato per la prima volta in Italia: «Ora sono più esperto, sicuro. La gente può dire che il fisico è cambiato, ma anche adesso, in ogni gara, ci sono due o tre azioni in cui posso fare la differenza partendo da lontano. Però, sono più altruista, lo dicono gli assist». Dopo le critiche degli ultimi anni, Lukaku a Napoli si è preso una bella rivincita: «La gente aveva dei dubbi su di me, ma ero convinto che avremmo fatto qualcosa di speciale. Se vincere in volata contro l’Inter ha reso tutto più speciale? No – ha chiarito Romelu –, sarebbe stata la stessa cosa pure contro Milan o Juventus. È stato speciale il percorso. Abbiamo lottato fino all’ultimo secondo. Le ultime tre settimane sono state super stressanti, con emozioni positive e negative che si mischiavano, su e giù come sulle montagne russe. Per questo è stato più bello. Ora proviamo a confermarci in campionato e a divertirci in Champions».
In passato è stato criticato per l’addio all’Inter dopo Istanbul («Se la gente non sa la verità è un’altra storia, non si può capire perché ho fatto delle scelte. Adesso voglio evitare polemiche») ed è stato protagonista di una rissa con Ibrahimovic: «Se ci siamo chiariti? Non serve. Io ho rispetto per la sua carriera: è stato un giocatore unico». Infine, Lukaku ha concluso con una battuta: «Parlo sei lingue, anche se il napoletano è difficile. Tra loro parlano molto veloce. Però se metto il focus giusto, posso provarci. Adoro quando salutano la mattina: “ue, guagliù”. A me questa cosa piace tantissimo. Mi fa impazzire, la scrivo a tutti gli amici».
7 agosto 2025 ( modifica il 7 agosto 2025 | 09:23)
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