
Era già stato aggredito da altri carcerati nell’agosto del 2023, ma all’epoca Ian Watkins si era salvato. Sabato scorso invece non gli è andata altrettanto bene e l’ex frontman dei Lostprophets è stato ucciso – pare gli abbiano tagliato la gola con un coltello – nel carcere di Wakefield, nello Yorkshire, dove stava scontando una condanna a 35 anni per reati di pedofilia, fra cui il tentato stupro di un neonato. In una nota la polizia del West Yorkshire ha dichiarato di essere stata chiamata dal personale del carcere di HMP Wakefield alle 9.39 di sabato 11 ottobre «per una grave aggressione ai danni di un prigioniero. I servizi di emergenza sono intervenuti e l’uomo è stato dichiarato morto sul posto poco dopo».
Come riporta la stampa inglese, due detenuti – rispettivamente di 25 e 43 anni – sono stati arrestati e indagati per l’omicidio di Watkins. Considerato uno dei peggiori di tutto il Regno Unito, il penitenziario di Wakefield è soprannominato non a caso “Monster Mansion”, perché ospita assassini seriali, omicidi e pedofili. Proprio questi ultimi, in un recente rapporto sull’aumento della violenza nel carcere avevano evidenziato di sentirsi minacciati dagli altri prigionieri, sostenendo che i secondini non li proteggessero a sufficienza.
Nel 1997 era stato proprio il 48enne Watkins a fondare i Lostprophets insieme al chitarrista Lee Gaze e nel giro di pochi anni la band gallese di metal alternativo si era imposta anche a livello internazionale. Ma l’arresto del frontman nel 2012 e la successiva condanna nel 2013 hanno portato allo scioglimento del gruppo. Nel corso del processo, il cantante si era riconosciuto colpevole di tentato stupro di un bambino al di sotto dei 13 anni e di altri abusi sessuali di minori, oltre a reati di pedo pornografia e al possesso di immagini pornografiche di sesso con animali. Durante il dibattimento uno dei poliziotti responsabili delle indagini definì Watkins «potenzialmente il più pericoloso maniaco sessuale che abbia mai incontrato», mentre i giudici affermarono che il suo caso aveva segnato «nuovi abissi di depravazione» e che «chiunque proverebbe repulsione nei suoi confronti», sottolineandone «la completa mancanza di rimorso»
13 ottobre 2025 ( modifica il 13 ottobre 2025 | 12:54)
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