Due aerei pieni di passeggeri — uno diretto a Roma Fiumicino e l’altro a New York — si sono ritrovati a una distanza fin troppo ravvicinata nei cieli sopra Los Angeles subito dopo il decollo. Soltanto l’intervento di un controllore di volo — che ha avvisato i piloti — ha evitato conseguenze più serie di lì a cinque, sei secondi. La distanza minima tra i velivoli che viaggiavano a 350-400 chilometri orari, infatti, è stata di circa 920 metri, mentre quella verticale di appena quindici metri. È quanto emerge dall’analisi dei tracciati di volo e dagli audio registrati.
L’aeroporto californiano
L’inconveniente si è verificato nel pomeriggio (ora locale) del 31 ottobre tra un Airbus A330neo di Ita Airways e un Airbus A321 di American Airlines. E, al netto delle responsabilità, riporta in primo piano il tema della sicurezza dei movimenti in aeroporti — come quelli statunitensi — dove partenze e arrivi degli aerei avvengono spesso in parallelo e con gli stessi «sentieri» di allontanamento, aumentando il rischio di incontri ravvicinati.
Il decollo
Questa la ricostruzione. Alle 17:10 e 30 secondi locali del 31 ottobre (l’1:10 di notte del 1° novembre in Italia) il volo Ita AZ621, con destinazione Roma, si prepara a lasciare l’aeroporto di Los Angeles. «Vento 230 a 11 nodi, siete autorizzati al decollo dalla pista 24 sinistra», dice il controllore di volo negli audio catturati da LiveAtc. Uno dei piloti di Ita ripete le istruzioni fornite, come da prassi. Subito dopo la torre autorizza anche il collegamento American AA4, con destinazione il «JFK», dalla pista 25 destra, stando ai dati raccolti dai siti specializzati.
Le istruzioni
I controllori di volo «istruiscono» entrambi gli equipaggi dal momento che dovranno decollare in contemporanea, in direzione Oceano Pacifico, virando poi a sinistra. E così ai piloti di Ita e American viene comunicato di attraversare coordinate specifiche così da evitare di ritrovarsi vicini tra loro. Comandanti e primi ufficiali confermano di aver ricevuto e compreso le informazioni.
La virata a sinistra
I due aerei decollano, quello di Ita pochi secondi prima di quello American. Ma alle 17:12 e 10 secondi l’Airbus di Ita vira a sinistra prima della coordinata concordata, finendo così per avvicinarsi all’Airbus A321 statunitense. Dal centro radar si accorgono del problema. «Itarrow (il nome in codice dei voli di Ita, ndr) 621, vira a destra immediatamente», intima il controllore alle 17:12 e 25 secondi. L’equipaggio italiano esegue.
L’avvertenza
«American 4, c’è traffico davanti e a sinistra, interrompi la salita», avvisa una controllora alle 17:12 e 30 secondi. Che aggiunge: «C’è un Airbus A330 heavy (a sottolineare le dimensioni significative del velivolo, ndr), attenzione alla turbolenza di scia», causata proprio dal passaggio del velivolo italiano. L’equipaggio americano interrompe l’ascesa a 1.500 piedi, così da avere spazio sufficiente.

La richiesta di spiegazioni
«American 4, scusate per quanto accaduto», dice un controllore. «Il traffico a Nord ha virato a sud di sua iniziativa, proprio di fronte a voi ragazzi», commenta ancora. «Non c’è problema», rispondono dalla cabina dell’A321. «Ce ne siamo accorti, l’abbiamo visto appena siamo saliti di quota». A quel punto dal centro radar contattano l’aereo italiano. «Dovevate mantenere l’allineamento pista, c’è un motivo per cui ha virato verso Sud?». «Scusate», è la reazione.
Le scuse
Pochi minuti più tardi dal centro radar tornano a contattare l’equipaggio italiano, come segnala l’account VasAviation, che per primo ha notato l’inconveniente. «Possibile deviazione del pilota. Ho un numero da darle, mi dica quando è pronto a trascriverlo», si sente negli audio. È una prassi nei casi del genere. Dopo averlo annotato, ai piloti italiani viene detto di contattare un altro centro radar. «Scusate ancora, arrivederci», comunicano dalla cabina.
Cosa dicono le norme
I due voli hanno proseguito il viaggio senza problemi. Secondo le norme dell’aviazione civile statunitensi, dopo un evento del genere l’equipaggio deve contattare l’agenzia della Faa locale per fornire spiegazioni sul «pilot deviation», cioè la deviazione non autorizzata dalla rotta o dalle istruzioni del controllo del traffico aereo. In questo caso gli italiani dovranno trasmettere la loro versione sulla virata anticipata verso Sud che ha portato i due aerei a ridurre la separazione minima.
Le ipotesi
Due comandanti di velivoli a doppio corridoio — come l’A330neo di Ita — consultati dal Corriere spiegano che una delle cose da capire è se c’è stata un’errata impostazione del «Rnav» (che consente di volare su qualsiasi traiettoria desiderata utilizzando sistemi di navigazione) o di un’incomprensione nelle procedure post-decollo. Gli stessi piloti chiariscono poi che non è un «near miss» — più grave — ma di una deviazione con un potenziale rischio.
La reazione
«La compagnia sta completando gli approfondimenti previsti dalla normativa applicabile e dalle procedure interne», replica al Corriere un portavoce di Ita Airways. «Si conferma che il volo ha operato regolarmente atterrando in anticipo a Roma Fiumicino». Il vettore tricolore, aggiunge il portavoce, «ribadisce che la sicurezza dei passeggeri e degli equipaggi rappresenta la massima priorità per la compagnia».
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6 novembre 2025 ( modifica il 6 novembre 2025 | 08:09)
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