Home / Sport / Lorenzo Mark Finn: chi è il nuovo campione mondiale di ciclismo Under 23

Lorenzo Mark Finn: chi è il nuovo campione mondiale di ciclismo Under 23

//?#

C’è un percorso completamente anomalo per un giovanissimo ciclista italiano dietro la medaglia d’oro di Lorenzo Mark Finn – vent’anni il prossimo dicembre – nella corsa in linea dei Mondiali Under 23 di Kigali che venerdì ha seguito a un anno esatto di distanza il titolo conquistato tra gli juniores. Il fatto che Lorenzo sia culturalmente per metà italiano e per metà inglese (il padre Peter, ingegnere, è di Sheffield) lo ha aiutato ad azzeccare alcune scelte.

Lorenzo è nato e cresciuto a Genova, una città e una terra dove è rarissimo trovare talenti del ciclismo un po’ per le difficoltà logistiche (itinerari troppo duri per i giovani, pericoli) un po’ perché reperire una società che si occupi di ciclismo giovanile è raro. I trenta club della provincia affiliati Fci, infatti, tesserano quasi solo atleti delle categorie amatoriali.
Fosse nato in Toscana, Veneto o Emilia, Lorenzo Finn sarebbe stato reclutato da uno dei team giovanili locali, strutture che nella maggior parte dei casi ragionano su una filosofia di corsa che punta al «tutto e subito» tra allievi e juniores per accontentare piccoli sponsor senza preoccuparsi troppo di formare l’atleta, come si vede dai risultati dei nostri professionisti.

Forte anche del suo bilinguismo, a 16 anni Lorenzo Finn si candida al Red Bull – Bora- Hansgrohe Rising, un contest internazionale che ogni anno ad aprile mette in palio due borse sportive per giovani promesse di tutto il mondo tra i 15 e i 19 anni, che si devono candidare prima inviando i file dei tracciati dei loro allenamenti e poi facendo un test su un ergometro in negozio. Un modello che ha permesso a un team come Alpecin di scoprire l’australiano Jay Vine. Lorenzo ha partecipato, è stato convocato per una settimana di training in Austria ed è entrato subito a far parte prima del team juniores Grenke e poi di Red Bull -Rookies, la squadra satellite del team di Primoz Roglic e Giulio Pellizzari.

A un occhio esperto, è sufficiente dare un’occhiata al calendario delle corse 2024 e 2025 per capire il processo di formazione di Lorenzo, che già nel 2023 si è piazzato secondo al Giro della Lunigiana, tra le gare a tappe più importanti per gli juniores: zero o quasi garette in Italia, tante esperienze all’estero, soprattutto in corse a tappe senza particolari assilli di classifica. Ci si allena e si corre per formarsi un futuro da professionista, partendo da doti naturali eccellenti e ponendosi obiettivi a lunga distanza: team del genere possono permettersi di investire in questo modo.
In questo senso Lorenzo Mark Finn è tutto meno che un prodotto del vivaio italiano ma una linea di tendenza a cui si dovrebbe adeguare il nostro ciclismo: drastica riduzione del numero di squadre, qualificazione dei coach e dei direttori sportivi, riduzione del numero di corse di livello modesto e investimenti sulle esperienze all’estero. Un modello che al momento non sembra alla nostra portata.

27 settembre 2025 ( modifica il 27 settembre 2025 | 14:50)

27 settembre 2025 ( modifica il 27 settembre 2025 | 14:50)

Fonte Originale