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Ljubicic prima di Sinner-Alcaraz: «Carlos il favorito, ma vorrei essere Jannik. L’erba è più adatta a lui»

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Ivan Ljubicic, ex n.3 del mondo e coach di Federer, talent di Sky Sport, è l’osservatore più acuto della rivalità tra Sinner e Alcaraz.

Ivan, chi vede favorito?
«Alcaraz entra in campo da campione in carica, avendo vinto Wimbledon già due volte: non può non essere considerato favorito. Però, se questa finale la dovessi giocare io, preferirei essere Jannik che Carlos».

Parliamone.
«È una partita da 50% e 50% però Sinner avrà meno pressione: i numeri sono dalla parte di Alcaraz. I precedenti, quello che è successo a Parigi un mese fa, la propensione all’erba, i titoli sul verde, la pressione mediatica: tutto accende i riflettori sullo spagnolo. Jannik può giocare libero, con meno da perdere».

L’erba come sposta gli equilibri rispetto alla terra?
«Questa superficie, tra i due, è più adatta a Sinner. La palla rimbalza di meno: a Jannik dà fastidio la palla in top giocata alta, cioè il colpo che Alcaraz ha giocato di più nella finale di Parigi».

Sul verde è più difficile difendersi.
«Ma Jannik e Carlos non sono giocatori che hanno nel core business la difesa. E poi sull’erba devi attaccare».

Il ricordo di Parigi, detto da un ex giocatore, peserà?
«Sarà una motivazione in più per Jannik: gli darà carica, non c’è spazio né tempo per i ricordi. Forse, e dico forse, potrebbe tornargli in mente sul match point. E noi speriamo che ci arrivi: sarebbe un bel problema da avere».

I cinque kappaò di fila non saranno un tarlo?
«Non lo escludo, ma Jannik si aggrapperà solo a elementi positivi: con Alcaraz a Wimbledon, nel 2022, negli ottavi, ha vinto lui. L’ultimo ricordo qui a Londra, lo premia»

13 luglio 2025

13 luglio 2025

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